Adesivi al pino laricio

L’istituto di ricerca bernese (BFH) collabora allo sviluppo di adesivi prodotti dalla corteccia di pino laricio. Immagine: Zoe Ferrari Castelli

Foresta calabra.  L’istituto di ricerca bernese (BFH) collabora, per la sua esperienza nel campo dei tannini, a un progetto del Laboratorio pubblico-privato per le tecnologie innovative ad alta sostenibilità ambientale nella filiera foresta-legno-energia (ALForLab).

La Calabria è una delle regioni più attraenti di tutt’Italia per la ricerca e lo sviluppo nel settore legno: vanta quasi 613 000 ettari di superficie boscata e un indice di boscosità superiore al 40 %, ed è la quinta regione italiana con estensione di foresta. Il Laboratorio calabrese ALForLab si occupa della valorizzazione del legno quale risorsa da difendere e ottimizzare attraverso lo sviluppo e l’integrazione di tecnologie innovative, azioni di ricerca industriale ed attività sperimentali, dalla produzione alla trasformazione. Si avvale inoltre della consulenza di terzi quale appunto la Scuola superiore universitaria bernese (BFH), con la quale ha stretto una collaborazione per un grosso progetto, il cui obiettivo è la valorizzazione della foresta Calabra e la produzione di adesivi prodotti al 100% con pino laricio. Il progetto è finanziato con i fondi strutturali europei nell’ambito del Programma operativo nazionale «Ricerca e Competitività 2007 – 2013», gestito dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (Miur) e attivo in Calabria dal 2014.

Esperienza da condividere

Il ruolo dell’istituto di ricerca bernese (BFH) è quello di condividere la sua esperienza nel campo dell’estrazione dei tannini dalle cortecce di conifere e di conseguenza la formulazione di adesivi basati su questi estratti. La peculiarità della foresta calabra è la presenza della specie Pinus nigra laricio, ovvero il pino laricio, diffuso solo in Calabria, Corsica e Sicilia. Questo arbusto è addirittura visibile nel simbolo della regione Calabria.

Estrazione dei tannini

L’interesse nell’estrazione dei tannini è rinato negli ultimi anni, malgrado gli adesivi per legno basati sul tannino sono conosciuti da quasi quarant’anni. Lo sviluppo dell’estrazione dalle cortecce risale agli anni ottanta nel Sudafrica, quando questo Stato fu costretto a trovare nuove fonti per ottimizzare le proprie risorse prime. Dalla acacia, pianta tipica della regione, l’estrazione è massiccia, la resa è pari al 25 % della massa della corteccia. Invece, dalla corteccia delle nostre conifere è molto più scarsa, ossia 5 %, non tanto per la scarsa presenza di tannini ma bensì per la difficoltosa estrazione.

Procedimento in due fasi

La corteccia di Pinus nigra laricio viene raccolta sul luogo, in Calabria. Di seguito viene spedita alla Schilliger SA con sede in Francia, dove viene asciugata. La corteccia secca è poi inviata in Germania, ad Amburgo, alla ditta Nookandeh Institute GmbH dove viene macinata, macerata in acqua calda, filtrata ed essiccata. L’estratto secco viene quindi consegnato alla Scuola superiore universitaria bernese. Il procedimento alla BFH si suddivide in due grandi fasi. La prima fase avviene nel laboratorio, dove vengono effettuate varie estrazioni, con parametri sempre diversi, al fine di decifrare le condizioni ottimali. Successivamente avviene la caratterizzazione chimica dei derivati, quantità e qualità di tannini e zuccheri. La seconda fase, invece, si occupa dell’ottimizzazione dell’estrazione in grande scala (½ tonnellata di corteccia). Gli adesivi sviluppati sono ottimizzati per la produzione del legno lamellare, colle baste sul tannino possibilmente senza formaldeide e a presa fredda poiché il legno lamellare viene pressato in assenza di calore sostanziale. «L’obiettivo finale – come ci spiega Sauro Bianchi, collaboratore scientifico dell’istituto per materiali e tecnologia del legno della BFH – è quello di poter sviluppare un prodotto al 100 % derivato al pino laricio, ossia legno lamellare di Pinus nigra laricio con colla estratta sempre dalla corteccia stessa.»

www.bfh.chwww.alforlab.it

ZFC

Veröffentlichung: 03. August 2017 / Ausgabe 31-32/2017

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