I suoni della natura

Aldo Bugada con i suoi corni delle alpi, pezzi unici made in Ticino. Immagine: PD

Corno delle alpi.  La falegnameria Fratelli Bugada crea con le tecniche più avanzate ma nel rispetto della tradizione più antica, il primo corno delle alpi ticinese: naturale, ecologico, a chilometro zero, è infatti un prodotto Swiss & Ticino made.

In Svizzera sono una ventina i produttori di questo strumento aerofono, uno solo è ticinese ed è Aldo Bugada della falegnameria Fratelli Bugada di Muzzano che ne ha fatto un prodotto di nicchia. Ogni corno è un pezzo unico perché ogni minimo dettaglio è pensato con cura – la scelta dei materiali e gli utensili appositamente creati per la lavorazione – per dare forma a questo strumento che non è mutato nel tempo: tutt’oggi è un lungo tubo conico curvato all’estremità come il corno di una mucca.

SchreinerZeitung: Cosa l’ha spinta a forgiare strumenti per la musica degli uomini delle montagne?
Aldo Bugada: L’idea è nata tre anni fa quando mia moglie Clo ed io abbiamo iniziato a suonarlo. Ci servivano due corni per cui ci siamo detti perché non proviamo a farne uno e se funziona ... è uscito talmente bene che anche il nostro maestro ne è rimasto entusiasta: «È veramente di ottima qualità», ha detto. La produzione è poi diventata un realtà, due serie di 10 corni all’anno – ogni corno necessita tra le 50 e le 60 ore di lavoro a mano, solo il 10 % viene fatto con i macchinari – costruiti interamente in Ticino con abete di risonanza cresciuto sulle nostre Alpi.
Una lavorazione che avviene nel rispetto della tradizione più antica ...
Costruire un corno è un lavoro che richiede pazienza, passione e abilità, un grande amore per la musica, la cura nella scelta dei materiali. La costruzione inizia infatti con la scelta dell’abete di risonanza, tagliato in forma e lavorato con precisione decimale, viene quindi assemblato con boccole in alluminio anodizzato con quattro anelli di tenuta, e rivestito in midollino. L’anello della campana, il supporto del bocchino e l’appoggio del corno sono in noce massiccio; per il trattamento interno usiamo un olio speciale per strumenti a fiato, per quello esterno prodotti all’acqua ecologici. Costruiamo anche i bocchini in diversi legni (acero, pero, olivo, prugno, rosa, ebano) di diverse grandezze, oppure il piedistallo in legno per custodire il corno delle alpi. La manualità dona a ogni strumento una sua personale impronta, come il nome scelto e inciso nel piede del corno.
Perché proprio l’abete rosso?
Per le sue qualità risonanti eccezionali, che non tutti gli abeti però possiedono. Solo quelli cresciuti lentamente e regolarmente tra i 1300 e i 2000 nei boschi secolari dove queste piante hanno 200 anni, tagliate in inverno e in luna nuova, senza nodi e omogenee, leggere 450 kg/m3, essiccate lentamente a 1400 fino a 1600 metri. C’è chi fa crescere le piante «in forma» per ottenere in modo naturale il pezzo della campana ma ci vuole moltissimo tempo e per pochi pezzi, quasi tutti i costruttori incollano due metà con la venatura specchiata.
Un tempo era la lunghezza dell’abete a stabilire l’inconfondibile Fa, oggi è ancora così?
In effetti è ancora la lunghezza a stabilire la tonalità in Fa diesis o Sol bemolle. Per suonare diciamo in orchestra si allunga di 20 centimentri così da arrivare al Fa e ottenere la tonalità degli altri strumenti. Ma quando si suona normalmente è d’obbligo il Fa diesis!
Nonostante sia uno strumento «semplice» è però piuttosto difficile da suonare ...
Ci vuole molta costanza come per ogni strumento, un allenamento quasi quotidiano, almeno tre volte a settimana per arrivare alle note alte (ottava sopra) ... per le note dell’ottava centrale si può speculare un pochino. I suonatori in Ticino sono un centinaio, suddivisi in gruppi regionali ma uniti nell’Associazione corno delle alpi della Svizzera italiana (Acasi) che forma i nuovi e allena il grande gruppo per le grandi manifestazioni come il festival di Nendaz che ci ha visti in luglio esibirci sia in gara sia nel concerto d’assieme attorno alla suggestiva cornice del Lac de Tracouet. Un’emozione unica. Grazie a tutti per l’instancabile voglia di suonare, il vostro costruttore ticinese di corni.
www.fratellibugada.ch

CA

Veröffentlichung: 23. August 2018 / Ausgabe 34/2018

Artikel zum Thema

30. Mai 2024

Le molte facce dell’innovazione

Xylexpo 2024.  La fiera milanese ha offerto una panoramica dello «stato dell’arte» delle tecnologie per la filiera legno-mobile; soluzioni, prodotti e processi produttivi sempre più sostenibili e digitali, in linea con il volto 5.0 dell’innovazione industriale.

mehr
23. Mai 2024

18 aziende a porte aperte

Vivi l’estate dal falegname.  Sono 18 le aziende ticinesi e mesolcinesi che apriranno le porte al pubblico per far vivere «l’estate dal falegname» tra sabato 25 maggio e sabato 8 giugno. Nello stesso periodo, gli associati confederati faranno lo stesso!

mehr
16. Mai 2024

Elevare la qualità aziendale

Industria 5.0.  È un'industria collaborativa, come viene comunemente definita. Un modello in cui uomo-macchina cooperano per dare valore aggiunto alla produzione di prodotti che rispettano le esigenze sia dei consumatori sia dell'ambiente, anche lavorativo.

mehr

weitere Artikel zum Thema:

Pagina