Ottimizzare, una sfida per le aziende

Analizzare attentamente l’utilizzo del parco macchine permette di ottimizzare la produzione. Immagine: Noah Gautschi

Macchine.  Ottimizzare le prestazioni e la produttività delle macchine e degli impianti di una falegnameria è un fattore decisivo per razionalizzare la gestione del lavoro, aumentare il rendimento e rimanere al passo con le richieste del mercato.

Ottimizzare significa capire come le falegnamerie utilizzano realmente le macchine. Nella produzione industriale si parla di efficienza quando l’utilizzo è superiore all’80 %, un valore che può essere conseguito grazie a un monitoraggio delle linee di produzione durante tutto il processo produttivo. In un approfondimento a firma di Noah Gautschi (SZ 34/2021), viene spiegata l’importanza di garantire un ottimo livello di rendimento del parco macchine; la Nostra Pagina si sofferma sugli aspetti salienti.

Il fattore tempo

Il tempo in cui una macchina lavora in modo produttivo e il tempo in cui rimane ferma ha un’influenza decisiva sul rendimento della produzione. In una tipica falegnameria con una vasta gamma di prodotti e molte macchine indipendenti, la pianificazione dell’utilizzo delle capacità è un po’ complicata. Se una macchina è già in funzione e non raggiunge l’utilizzo richiesto, le possibilità di ottimizzazione sono purtroppo limitate. Secondo gli esperti ciò che si può fare è cercare di ottenere la capacità massima per mezzo del lavoro esterno altrimenti occorre registrare la macchina come un cattivo investimento. Per evitare uno scenario così spiacevole, il tema dell’utilizzo della macchina dovrebbe avere un ruolo importante già nel momento di valutare l’acquisto.

Il fattore valutazione

Ogni falegnameria di fatto ha le proprie esigenze produttive, determinante quindi dare al rivenditore quante più informazioni possibili sull’uso previsto e sulla necessità così da poter valutare il modello più idoneo, considerando pure fattori come lo spazio disponibile, i materiali, gli utensili ... che devono armonizzarsi con la scelta della macchina.

Il fattore automazione

Le falegnamerie con una sufficiente produttività possono ridurre le ore di lavoro utilizzando il caricamento automatico sulla CNC o un sistema di stoccaggio automatico a monte della linea di taglio; anche i sistemi di cambio automatico degli utensili o gli alimentatori automatici riducono il tempo improduttivo della macchina. Con le macchine standard o con meno rendimento, è importante considerare l’utilizzo specifico della macchina. Una nuova acquisizione deve poter essere gestita con profitto, ecco perché è fondamentale capire in quale direzione l’azienda vuole svilupparsi.

Il fattore collaborazione

Una collaborazione con un’azienda partner, in cui uno aiuta l’altro in caso di sotto o sovraproduzione, è un approccio interessante per ottimizzare il rendimento soprattutto quando le aziende si completano a vicenda in termini di prodotti standard, ma è utile anche per lavori particolari che si verificano ogni tanto o che richiedono attrezzature speciali. Sostenersi a vicenda dunque, tenendo comunque d’occhio le possibili differenze.

Novità

Tecnologia di levigatura

La serie Perfect di Kündig aggiunge un nuovo modello a tre unità che permette una maggiore produttività, una migliore qualità di levigatura per applicazioni specifiche e/o una più ampia selezione di finiture superficiali. Tutti i modelli sono adatti per l’integrazione in qualsiasi sistema di controllo rilevante e sono quindi in grado di soddisfare le esigenze dell’industria 4.0. ca

www.kuendig.ch

Tecnologia di bordatura

Stream B MDS 2.0 di Biesse è la nuova squadrabordatrice monolaterale flessibile, ideale per lotti bassi: il processo Batch-One per la produzione lotto-1 consente di lavorare piccoli lotti di pannelli diversi in sequenza in base alle necessità produttive con zero tempi di set up e massima ottimizzazione della produzione fino a 1200 pezzi per turno. ca

www.biesse.com

Vania Castelli

Veröffentlichung: 24. Februar 2022 / Ausgabe 8/2022

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