Gli smartphone sul lavoro

Un presupposto è disporre di linee guida sui social media che stabiliscano come gestirli in seno all’azienda. Immagine: Vania Castelli

Cosa è permesso.  Sempre più spesso le persone al lavoro si connettono ai social media. Cosa dovrebbero sapere i datori di lavoro? C’è un rischio per le aziende o i dipendenti stessi? È quanto si chiedono alcuni dei nostri associati.

I social media hanno trasformato la comunicazione e di riflesso abitudini e comportamenti di un’intera società. I confini tra la vita privata e la vita pubblica sono sempre più labili così come quelli tra il lavoro e il tempo libero. Da un punto di vista del diritto del lavoro, molte questioni delicate sorgono quando si ha a che fare con i social media: ai dipendenti può essere vietato l’uso dei social network durante l’orario di lavoro? L’uso di Internet può essere monitorato? E cosa si deve fare se i social media vengono utilizzati in modo improprio?

Informare per prevenire gli abusi

Trattare con i social network presenta molti problemi in termini di diritto del lavoro per molte aziende. Una regolamentazione specifica al riguardo non è esplicitamente menzionata nella legge. Ci si può richiamare al regolamento aziendale o al fatto che si è pagati per il lavoro effettivo. Una verifica però non è semplice e nemmeno misurare gli effetti di un controllo e di una severa restrizione: il «danno» di un divieto rigoroso potrebbe essere maggiore rispetto a una certa tolleranza. Affrontare il tema in modo proattivo sarebbe invece buona cosa, ciò significa innanzitutto discutere con i propri dipendenti, renderli attenti che di principio non si tratta di orario di lavoro se si utilizzano i social media, che l’azienda tollera un approccio moderato ma che si riserva il diritto di rivedere il regolamento e adottare tutte le misure ragionevoli per evitare abusi. Il datore di lavoro non deve limitarsi a sanzionare comportamenti impropri, deve fare in modo che ciò non avvenga proprio. E la prevenzione passa prima di tutto dall’informazione e dalla formazione dei dipendenti all’uso dei social media. In tal senso Holz- bau Vital mette a disposizione un volantino sull’importanza di affrontare la problematica discutendone tra colleghi, tra dipendenti e datori di lavoro.

Istruire sull’uso dei social media

La società Weka dedica alla questione diversi articoli in cui si fa richiamo al diritto del datore di lavoro di impartire istruzioni e dunque di istruire anche sull’uso dei social media. Un prerequisito indispensabile a tal fine è che l’azienda disponga di linee guida sui social media – che stabiliscano per iscritto come gestire la comunicazione elettronica – da comunicare ai dipendenti in forma appropriata; la direttiva dovrebbe inoltre essere periodicamente rivista e adattata in ragione degli sviluppi sempre più rapidi dei sistemi di comunicazione.

Possibili sanzioni

Se i dipendenti vogliono accedere ai social network dal computer del loro posto di lavoro, il datore di lavoro può vietarlo completamente, in quanto ha il diritto di stabilire come devono essere utilizzate le sue attrezzature di lavoro. Se invece non impartisce istruzioni, il dipendente può utilizzare il proprio computer per accedere ai social media in misura limitata. Nei suoi contributi sul tema Weka afferma che se un datore di lavoro scopre che un dipendente utilizza eccessivamente i social media per scopi privati, deve essere avvertito per iscritto. Come ulteriore sanzione, l’accesso a Internet del dipendente può essere bloccato. Se continua a non modificare il proprio comportamento, il licenziamento può essere preso in considerazione ma di norma non senza preavviso. Se l’utilizzo di Internet diventa in ultima analisi significativo e quindi quantificabile, il dipendente perderebbe il diritto al salario per quel periodo. Monitorare il comportamento dei dipendenti durante la navigazione e l’utilizzo dei social media resta tuttavia una questione spinosa, è importante soppesare i diritti personali del lavoratore con gli interessi legittimi del datore di lavoro.

www.holzbau-schweiz.chwww.weka.ch

CA

Veröffentlichung: 12. März 2020 / Ausgabe 11/2020

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