Meglio respirare che ansimare

Proteggere tutto il corpo e usare i filtri idonei. Immagine: 3M

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE.  Malgrado le cabine di verniciatura ventilate, i valori delle polveri e delle sostanze pericolose sono elevati. Specifiche protezioni sono doverose: tutelano la salute e alleggeriscono il lavoro.

Le malattie professionali dell’apparato respiratorio sono al secondo posto dopo quelle dell’udito dovute al troppo rumore. La causa è spesso legata all’insufficiente protezione del respiro e molti falegnami sottovalutano questo pericolo. Polveri, vapori, nebulizzazioni e gas sono all’origine dei problemi sanitari: i sintomi sono il mal di testa, la raucedine o il capogiro che vengono purtroppo considerati fastidi passeggeri, ma che a lungo termine portano a complicazioni quali la bronchite cronica, l’asma, danni al sistema nervoso fino al cancro polmonare.

Tra le sostanze più pericolose troviamo gli isocianati presenti nelle lacche poliuretaniche ma anche in quelle all’acqua, spesso descritte come: lacca a 2 componenti, 2-K-PUR, PU-Lack, DD-Lack, 2-K-Härter.

Cosa filtrano le maschere

Le semimaschere proteggono da particelle fini o aerosol grazie a filtri caricati elettrostaticamente. I livelli di protezione hanno le sigle P1, P2, P3 e si applicano ai vari tipi di lavorazione come ad esempio durante la levigatura ci vuole una maschera P2 o P3, mentre se si è a contatto con l’amianto il minimo è P3 ma anche un livello più elevato. Maschere contro gas e vapori proteggono da sostanze volatili ed esistono molti tipi di filtri, a dipendenza delle molecole da bloccare e che contengono carbone attivo quale assorbente. Anche qui, c’è un sistema normalizzato che classifica i differenti tipi di veleni tossici. Per gli artigiani che usano colori e lacche va messa di solito una maschera di protezione con un filtro della classe A2. Quando si tratta di decappante contenente ammoniaca, è necessario un filtro della classe ABEK, mentre durante la verniciatura a spruzzo sono raccomandati dei filtri combinati per trattenere tutte le particelle sia solide sia gas sia vapori.

Indossarle correttamente

Per prima cosa bisogna fare un test allo scopo di aggiustare la maschera sul volto in modo aderente, e se così non fosse va scelto un altro modello. Poi si deve verificare la tenuta stagna con inseriti i filtri, seguendo le istruzioni del fabbricante. Purtroppo ai barbuti si consiglia la rasatura!

Tutti i filtri hanno una durata limitata e vanno sostituiti a tempo debito affinché proteggano efficacemente. Per esempio i filtri delle semimaschere si cambiano quando sono intasati dalla polvere e si fatica a respirare; quelle che non possono essere pulite o contrassegnate NR bisogna buttarle alla fine di una giornata lavorativa.

I filtri antigas vanno eliminati se odorano della sostanza tossica: attenzione che alcuni gas sono tuttavia senza odore e richiedono perciò particolare prudenza, osservando dei tempi d’attesa. Alcuni filtri hanno un sistema integrato che avvisa quando devono essere cambiati. La maggioranza delle maschere hanno una durata massima di 5 anni e vanno conservate in luogo asciutto e dentro una borsa.

Con maggior comfort

L’alternativa è l’apporto di un flusso d’aria fresca in sovrapressione che impedisce d’inspirare quella circostante. Ci sono due sistemi: in presenza di un impianto di aria compressa, si allaccia l’apparecchio che regola la temperatura, la pressione e l’umidità; l’altro è autonomo e soffia l’aria ambientale filtrata con leggera sovrapressione, alimentato da batterie che richiedono soventi sostituzioni così come i filtri.

Oltre alla respirazione bisogna curare anche la protezione della pelle utilizzando occhiali o maschere complete e cuffie. Sono pure raccomandati guanti monouso adatti ai materiali chimici e le tute di lavoro, resistenti e traspiranti, che coprono l’intero corpo compresi i capelli. Al Bürgenstock si tengono dei corsi di due giorni su come allestire una cabina di verniciatura.

www.3mschweiz.chwww.spraytechnik.chwww.suva.chwww.hfb.ch

CCA

Veröffentlichung: 02. März 2017 / Ausgabe 9/2017

Artikel zum Thema

16. Mai 2024

Elevare la qualità aziendale

Industria 5.0.  È un'industria collaborativa, come viene comunemente definita. Un modello in cui uomo-macchina cooperano per dare valore aggiunto alla produzione di prodotti che rispettano le esigenze sia dei consumatori sia dell'ambiente, anche lavorativo.

mehr
09. Mai 2024

Qualità come punto di partenza

Design.  Il Salone del Mobile è il grande evento del design, dell’arte e dell’architettura che trasforma la città di Milano in un palcoscenico prediletto da interior designer, artisti e brand affermati per esibire la loro creatività e le loro idee; un evento che riconosce i giovani talenti.

mehr
02. Mai 2024

Saggiare l’arte del falegname

Progetto Scout.  Sono otto le falegnamerie, principalmente del Sottoceneri, che hanno finora aderito al progetto Scout promosso dall’associazione per avvicinare i più giovani alla professione e spronarli ad abbracciare con consapevolezza la via dell’apprendistato.

mehr

weitere Artikel zum Thema:

Pagina