Novità per l’edilizia del legno

Con la riforma 2015 non si parla più di «numero di piani» bensì di «geometria del fabbricato» che misura l’edificio in metri. Immagine: Vania Castelli

Protezione antincendio.  Dal 1º gennaio 2015 sono in vigore nuove prescrizioni. Al tema il VSSM ha dedicato un pomeriggio di studio, al quale hanno partecipato una novantina di professionisti, falegnami e specialisti del settore legno.

La protezione antincendio ha aperto interessanti opportunità architettoniche – si può anzi dire che le dia degli input positivi – all’edilizia in legno. Le applicazioni con il legno sono sempre più vaste, e la realizzazione di edifici multipiano non sono più un tabù. La riforma 2015 sulle prescrizioni tecniche applicabili dell’AICAA – in vigore da gennaio – riconosce che la sicurezza passa da una conoscenza approfondita dei principi costruttivi, il legno non è più in causa.

Per il falegname è dunque importante sapere cosa è cambiato. La direzione di Zurigo del VSSM ha pertanto organizzato, in collaborazione con i partner del settore, una serie di eventi che hanno reso attenti i propri associati sui cambiamenti più significativi. Una novantina i partecipanti al seminario promosso in Ticino, che si è svolto a Castione presso la ditta Somazzi. Competenti relatori hanno offerto una panoramica sulle novità introdotte, sui materiali di protezione e sul loro corretto utilizzo, così come sui pericoli specifici nelle falegnamerie.

Conseguenza diretta della riforma 2015 sono gli adattamenti alla legislazione cantonale apportati nell’aprile di quest’anno, che adeguano la terminologia alla nuova classificazione degli edifici, in base alla quale si impongono le prescrizioni antincendio – non si parla più di «numero di piani» bensì di «geometria del fabbricato» che misura l’edificio in metri – e che definiscono meglio i ruoli di chi opera in questo campo.

Attestato di conformità

In Ticino l’antincendio è suddiviso in due settori ben distinti: da una parte la protezione preventiva (sistema regolamentato da Cantone e Comuni con la legge edilizia) e dall’altra la lotta attiva di competenza del corpo pompieri. A vigilare sulle norme di polizia del fuoco è il Municipio, il cui compito è esplicitato nel regolamento in tre momenti distinti. Il primo è quando rilascia la licenza edilizia con la verifica dell’attestato di conformità progettuale (dove si dice che le prescrizioni sono rispettate ma attesta pure la tracciabilità delle scelte attuate) allestito da tecnici riconosciuti nel campo della polizia del fuoco. Il secondo quando effettua, a scadenze regolari, controlli sul rispetto delle prescrizioni, sull’efficienza e sul funzionamento dei dispositivi antincendio, esigendo, se del caso, i provvedimenti necessari al ripristino della situazione legale. Il terzo quando controlla gli edifici con la richiesta del certificato di collaudo (senza il quale il Municipio non può rilasciare il permesso di agibilità). Una novità introdotta è la sottocommissione tecnica della protezione antincendio, che aiuta il Municipio nel compito di controllo delle domande di costruzione.

La presentazione di un attestato di conformità antincendio è richiesta per edifici e impianti ad uso collettivo, quali alberghi, ristoranti, istituti di cura, scuole ma anche fabbriche ed edifici amministrativi, empori, sale di svago, immobili con più unità abitative, edifici con locali in cui possono trattenersi più di 100 persone o alti più di 30 metri, stabili amministrativi e parcheggi con una superficie complessiva maggiore a 600 metri quadrati, costruzioni prevalentemente sotterranee indipendenti da un edificio, impianti per il deposito di carburante e gas. L’attestato è rilasciato da un tecnico riconosciuto che deve essere in possesso del diploma CFPA o del certificato di specialista antincendio, o di entrambi se la complessità della costruzione lo richiede, oltre che evidentemente delle qualifiche professionali (ingegnere o architetto). Il tecnico (c’è solo in Ticino) allestisce pure i certificati di collaudo e le perizie di valutazione del rischio d’incendio ai sensi di legge.

Garanzia della qualità

Il responsabile della garanzia della qualità è una figura nuova ed è colui che esegue una pianificazione antifuoco prima di richie- dere la domanda di costruzione, elabora quindi il concetto e i piani dal profilo delle unità d’uso, dei compartimenti tagliafuoco, dei materiali, della resistenza al fuoco, delle vie di fuga … Garante e proprietario compilano alla fine dei lavori una «dichiarazione di conformità», che firmano entrambi, all’indirizzo delle autorità della protezione antifuoco. Il garante è a fianco del progettista e del proprietario, il quale deve conservare nel tempo la documentazione quale elemento di «prova».

Edifici artigianali

Novità importante per gli edifici artigianali è che sono esenti dalle distanze di sicurezza antincendio tra di loro, le singole costruzioni e gli impianti ad un solo piano, edificati sulla stessa area, con destinazione d’uso e pericolo d’incendio equiparabili; i locali di fabbricazione, laboratori e officine che non presentano un particolare pericolo d’incendio, così come depositi, uffici e guardaroba possono essere raggruppati nel medesimo compartimento tagliafuoco: in entrambi i casi la superficie non può essere superiore ai 3600 m2. Importante è anche la definizione dell’unità di destinazione d’uso (che è l’unione di singoli locali, con utilizzo equivalente) dove la lunghezza delle vie di fuga è di 35 m, massimo.

Nuova è pure la definizione di «fabbricati di piccole dimensioni»: hanno un’altezza fino a 11 m, 2 piani fuori terra e 1 interrato; la somma delle superfici di tutti i piani è al massimo 600 m2; nessun utilizzo di pernottamento ad eccezione di un appartamento. Per questi fabbricati (che possono essere adibiti a laboratorio artigianale e abitazione) poche sono le misure antincendio; compartimenti tagliafuoco devono essere realizzati solo nei locali a rischio come per la spruzzatura, lo stoccaggio di liquidi combustibili o se c’è un impianto di riscaldamento a legna.

Documentazione

Le schede presentate al seminario, in particolare quelle che riguardano i concetti edili e le nuove classificazioni per elementi di costruzione, componenti in legno, materiali, porte tagliafuoco, sono pubblicate sul sito del VSSM nella homepage: accanto all’immagine «in fiamme» cliccare su download referate. A seguito delle nuove prescrizioni il VSSM ha proceduto alla revisione dei raccoglitori sulla protezione antincendio, ha pianificato dei nuovi test per le porte di sicurezza (porte interne EI30, RC2/RC3) e ha proceduto a un ampliamento delle opzioni per licenze singole e sistemi di chiusura antifuoco (telai in acciaio, rivestimenti, altri materiali, ferramenta supplementare …). Nel 2016 sono in programma corsi e workshop. Per informazioni tecniche gli associati possono chiamare lo 044 267 81 31; i non associati 0900 118 900. Altri documenti da consultare i due clas- sificatori dell’AICAA o l’estratto dalle prescrizioni antincendio, e ancora l’opuscolo della Lignum «4.1 Elementi in legno con resistenza al fuoco».

www.vssm.chwww.vkf.chwww.lignum.chwww.ti.ch/ediliziawww.atraticino.ch

Assemblea ASFMS Ticino

L’assemblea di dicembre dell’ASFMS Ticino è slittata a mercoledì 17 febbraio (sempre alle 18 al centro Arca di Gordola) per ragioni inerenti l’iter procedurale di due temi molto importanti per la difesa della professione; la legge sulle im- prese artigiane (Lia) e la cauzione obbligatoria. I lavori per l’attuazione di questi due strumenti sono ancora in corso per cui sarebbe stato prematuro affrontarne l’esame.

Albo degli artigiani: L’entrata in vigore della Lia è per il 1º gennaio 2016. Il regolamento d’applicazione non è stato ancora approvato dal Consiglio di Stato, per cui il comitato direttivo ha ritenuto che un’informazione adeguata potesse essere data solo in gennaio, quando legge e regolamento saranno in vigore. Per l’iscrizione obbligatoria all’albo degli artigiani ci sarà tempo fino al 30 giugno 2016.

Cauzione: Con i sindacati l’associazione ha concordato la cauzione obbligatoria per tutte le falegnamerie operanti in Ticino. La proposta è stata inoltrata alla Seco e una decisione dovrebbe essere presa dal Consiglio federale entro marzo. Per gli associati è già pronta una soluzione che permetterà di evitare il versamento della cauzione grazie ad una garanzia prestata dall’associazione in collaborazione con una compa-gnia assicurativa. La categoria potrà disporre di uno strumento che permetterà di incassare le penalità legate agli abusi riscontrati sui cantieri, senza creare ulteriore burocrazia.

CCL: In scadenza a fine 2015 viene prolungato in modo provvisorio per un anno, senza aumenti e senza modifiche, in attesa di elaborare il nuovo CCL 2017–2020. La relativa informazione di applicazione sarà inviata dalla commissione paritetica.

CA

Veröffentlichung: 10. Dezember 2015 / Ausgabe 50/2015

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