Porte esterne, l’uomo che sa

Il seminario sulle porte esterne è l’aiuto tangibile della VSSM alle falegnamerie ma anche ad architetti e specialisti del settore. Immagine: Vania Castelli

Seminario VSSM.  Se le perizie rivelano sempre più spesso difetti importanti nelle porte esterne, a crescere sono pure i requisiti: il seminario di Muzzano ha permesso di avere informazioni di prima mano sullo stato attuale dell'arte, ma anche consigli ed esempi pratici.

La crescente ermeticità degli involucri di nuova costruzione e la moderna architettura cubica influiscono sugli elementi costruttivi delle porte esterne che devono sempre più soddisfare rigorosi requisiti unitamente alla nuova norma SIA 271 «Impermeabilizzazione degli edifici», entrata in vigore a fine 2021. Con il seminario professionale di Muzzano, svoltosi a fine settembre presso il punto vendita di Edilgroup, la VSSM ha tenuto ad aggiornare gli associati sulle modifiche di norma e focalizzare l’attenzione sulle aree problematiche: l’intervento di esperti del settore ha fornito consigli e soluzioni pratiche attraverso esempi concreti come l’impermeabilizzazione e il drenaggio nell’area della soglia.

Consapevoli del saper fare

Una porta non è un semplice pannello in un vano murario, è un sistema complesso con caratteristiche produttive e di prestazione che rispondono a quadri normativi in costante mutazione. Oggi chi costruisce una porta esterna deve tener conto di molteplici requisiti tecnici legati alle diverse esigenze del committente: dalla sicurezza all’isolamento termico e acustico, dalla tenuta alle intemperie (aria, acqua, vento) alla formazione di condensa che nel tempo deforma la porta. La cinquantina di partecipanti ha appreso cosa è meglio fare in termini di pianificazione e progettazione e cosa no in quanto la durata dell’efficienza di una porta dipende dalla qualità del prodotto e dalla corretta posa in opera di tutti gli accessori utilizzati (cerniere, guarnizioni, raccordi, eccetera).

Componenti altamente sollecitati

Le porte rientrano tra i componenti edilizi che svolgono la funzione di mediare gli spazi interni con l’esterno. Se all’ingresso di una casa ci sono muffa, ruggine o gocciolamenti allora c’è qualcosa che non va: danni ben evidenti nelle immagini proiettate da Pierre Scheidegger, responsabile VSSM dei seminari professionali. Produrre e montare correttamente una porta esterna resistente e a tenuta stagna è possibile, ha sostenuto Scheidegger. Richiede però un’attenta pianificazione e soprattutto conoscenze costruttive. Quel sapere tanto importante quanto la collaborazione tra il falegname, in quanto produttore di porte, e le persone coinvolte nel progetto, dal committente al progettista e all’architetto, fino agli altri artigiani del cantiere: ecco perché il seminario era aperto anche a loro.

Piattaforma «onlineWPK»

Tecnicamente le soluzioni alle varie problematiche ci sono, come hanno documentato gli interventi dei diversi relatori. Ad esempio esistono profili e soglie termiche, nastri e pellicole sigillanti oltre che schiume poliuretaniche per molte aree problematiche, raccordi per serrature rivestiti in neoprene, componenti per porte senza barriere.

Durante l’evento si è parlato anche di colori speciali che riflettono la luce in modo che il battente si riscaldi meno al sole così come della piattaforma onlineWPK.ch, lanciata dalla VSSM, che aiuta a documentare la creazione di un prodotto e la sua qualità: un seminario di un giorno su come creare il proprio CPF/WPK è in agenda mercoledì 7 dicembre alla Scuola superiore del Bürgenstock con traduzione simultanea in italiano a partire da 4 partecipanti; informazioni su www.vssm.ch/it/tecnologia/cpf-online.

E se le porte esterne non sono fatte per durare in eterno, una cura regolare e professionale ne garantiscono la lunga durata. I documenti del seminario possono essere consultati (e scaricati) sul sito www.luomochefa.ch/it/seminari-professionali.

www.luomochefa.ch

Vania Castelli

Veröffentlichung: 13. Oktober 2022 / Ausgabe 41/2022

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