Assicurare igiene e salute

Hi-Macs soddisfa i più elevati standard di igiene e Podium lo trasforma in soluzioni innovative. Immagine: Podium

Rivestimenti antibatterici.  Il focus è indirizzato alle proprietà delle superfici in relazione alla «possibilità di contaminazione», un tema in questo periodo di scottante attualità che si impone come un nuovo standard sia in luoghi pubblici sia domestici.

Parlare di benessere abitativo è un argomento salito alla ribalta anche se il rapporto tra edilizia e salubrità non è nuovo perché anche prima dell’emergenza epidemiologica proliferavano nemici intangibili.

Igiene e pulizia sono vocaboli quotidiani dell’abitare sano, come lo sono i materiali scelti durante la progettazione e l’arredamento degli ambienti interni, dai rivestimenti alle superfici con cui quotidianamente entriamo in contatto.

Studi testimoniano infatti che il semplice gesto di toccare una superficie è un meccanismo alla base di molti contagi. In questa logica assumono sempre più importanza i materiali per rivestimenti che assicurano impermeabilità allo sporco, ai virus, ai batteri e ai diversi agenti chimici; materiali capaci di evitare la contaminazione o comunque di resistere alle frequenti operazioni di pulizia e di disinfezione.

È tuttavia lecito chiedersi se oggi più di ieri sia necessario ripensare e riprogettare gli spazi in un’ottica che favorisca la sanificazione, in casa come nei luoghi pubblici, e se le superfici antibatteriche possano imporsi come un nuovo standard. A queste nuove esigenze è evidentemente confrontato il mondo dell’arredo, ragione per la quale abbiamo voluto interpellare un’azienda leader nella progettazione di cucine, il cuore di qualsiasi casa, dove il tema dell’igiene e della pulizia è alla base. L’azienda è la Podium Industries SA di Cadenazzo e il nostro interlocutore è Fabrizio Wüthrich, responsabile tecnica e vendita.

SchreinerZeitung: Molte cose sono mutate nella nostra quotidianità, etichette come «antibatterico» o «antimicrobico» potrebbero rappresentare una fondamentale motivazione alla scelta delle superfici. Lei crede che possano imporsi come una regola?
Fabrizio Wüthrich: Le persone sono oggi più sensibili a questo tema e automaticamente vengono poste domande un po’ più specifiche, ma non credo che possa cambiare le abitudini d’acquisto di una cucina. Coloro che già prima dell’emergenza sanitaria erano esigenti su alcuni aspetti legati agli standard antibatterici, adesso prenderanno la cosa in maggiore considerazione: probabilmente le richieste non riguarderanno più solo i piani cucina ma anche altre superfici come possono essere ad esempio le ante. Discorso diverso per gli enti pubblici e gli architetti che nella progettazione di opere pubbliche saranno certamente spronati a scegliere rivestimenti con «potere antibatterico» proprio per garantire un’adeguata sicurezza vista l’aggregazione di più persone, dando prova di resistere alle frequenti operazioni di pulizia e di disinfezione. L’azienda è preparata a consigliare prodotti e materiali che meglio rispondono a questa tematica. Non è una novità che negli ultimi anni sono stati sviluppati materiali con alte performance tecniche in termini di maggiore efficienza sia sanitaria sia ecologica: si va dai trattamenti delle superfici esistenti a materiali contenenti agenti antibatterici che assicurano elevati livelli di igiene, esistono addirittura materiali che hanno la capacità di purificare l’aria.
Siete già stati coinvolti in richieste di efficacia antibatterica delle superfici?
Evidentemente sì, ma il tema come detto prima non è incandescente e le richieste sono specifiche e individuali per il privato.
Secondo lei come il mondo dell’arredo – nello specifico delle cucine – può e deve confrontarsi con materiali dalle nuove potenzialità?
Sicuramente è giusto essere preparati a far fronte a tutte le richieste dei clienti ed essere pronti a proporre sempre qualcosa di efficiente e innovativo. Il mood, soprattutto a partire dall’anno scorso, è quello di materiali «ecologici» duraturi, rinnovabili per quanto riguarda l’ambiente; la salute e il benessere restano comunque sempre importanti ma con un occhio rivolto alla sostenibilità.

CA

Veröffentlichung: 18. Juni 2020 / Ausgabe 25/2020

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