Qualità come punto di partenza


Ambientazioni in stile urbano al Salone del Mobile, la scenografia disegnata da Kartell per le sue nuove collezioni. Immagine: Curzio Castelli


Ambientazioni in stile urbano al Salone del Mobile, la scenografia disegnata da Kartell per le sue nuove collezioni. Immagine: Curzio Castelli
Design. Il Salone del Mobile è il grande evento del design, dell’arte e dell’architettura che trasforma la città di Milano in un palcoscenico prediletto da interior designer, artisti e brand affermati per esibire la loro creatività e le loro idee; un evento che riconosce i giovani talenti.
Il design è un mondo sempre in evoluzione, in ebollizione, si potrebbe dire, che si trasforma e genera cambiamenti, che si adatta allo spirito dei tempi. Il nostro è il tempo dell’urgenza climatica e dell’incedere della tecnologia, della convinzione che sostenibilità, eticità e innovazione sono parte di un processo creativo e progettuale che interpreta l’oggetto e la sua interazione con lo spazio per soddisfare uno stile di vita sempre più in linea con le crescenti preoccupazioni per l’ambiente, senza per questo rinunciare a funzionalità, qualità, comfort ed estetica.
Nell’arredo, il termine sostenibilità è oggi più che mai legato a quello della progettazione di qualità e del design etico, valori che si riconoscono in arredi di pregio, fatti per durare nel tempo, nati dal sapere artigianale e da processi produttivi sempre più attenti all’impatto ambientale. Affidarsi a professionisti del settore, come lo sono le falegnamerie ASFMS, è quasi certamente la scelta più che convincente per una clientela orientata alla sostenibilità. E le porte aperte, dal 25 maggio al 8 giugno, rappresentano un’opportunità per promuovere l’eccellenza dell’uomo che fa.
Il Salone del Mobile ci ha portato anche quest’anno in una casa sempre più sostenibile e tecnologica: il primo si identifica in arredi realizzati con materiali riciclati o riciclabili, naturali e poco impattanti oltre che resistenti per aumentare la vita dei prodotti; e in sistemi di illuminazione ad alta efficienza energetica. Il secondo in dispositivi smart e anti-spreco, in superfici interattive che, con un tocco, possono anche trasformare pareti e tavoli in veri e propri schermi touch. L’edizione 2024 ha offerto ai visitatori un’esplorazione appassionante, sia sul piano personale che professionale, in ambiti diversi, dal design classico a quello contemporaneo, dai pezzi di alta artigianalità a soluzioni avveniristiche.
Un altro trend evidente del Salone è stato il rinnovato interesse per le tecniche tradizionali di un artigianato che ricerca la qualità nei dettagli, nei materiali e nella personalizzazione, e che si combina perfettamente con le tendenze contemporanee. Una rilettura del passato che ritroviamo anche nella riedizione di oggetti di culto del design del Novecento. È il caso, ad esempio, della collaborazione tra Cassina e Bottega Veneta che ha rivisitato l’emblematico tabouret, lo sgabello disegnato nel 1952 da Le Corbusier per un capanno in Costa Azzurra. O ancora la famosa «Wishbone Chair» del 1949, realizzata dal designer Hans J. Wegner per Carl Hansen & Søn, prodotta in un modello per bambini.
Nell’ambito della Milano Design Week, la «House of Switzerland», nel quartiere di Brera, ha ospitato l’esposizione «Joy» promossa da Pro Helvetia e Presenza Svizzera. Giovani designer, studi indipendenti, scuole universitarie e marchi affermati svizzeri hanno testimoniato la creatività e il dinamismo della scena elvetica del design e il suo ruolo di fattore positivo di trasformazione sociale. Nella selezione «Emerging Talents», otto giovani designer hanno strutturato il proprio lavoro su valori collettivi per reinterpretare in chiave moderna tecniche artigianali tradizionali, attraverso l’utilizzo di materiali riciclati e interazioni ludiche: uno sguardo sul cambiamento delle abitudini di consumo, sensibile all’ambiente.
www.luomochefa.chwww.salonemilano.itwww.houseofswitzerland.orgVeröffentlichung: 09. Mai 2024 / Ausgabe 19/2024
MATERIALI. Il mondo dell’interior design ha registrato negli ultimi anni una significativa trasformazione, spinta da un crescente senso di consapevolezza ambientale e dalla volontà di creare spazi che riflettano valori di sostenibilità, unicità e funzionalità.
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DIGITALIZZAZIONE. Alla Holz 2025 l’ASFMS ha tenuto a fare il punto su come la digitalizzazione stia trasformando concretamente la filiera del legno. Quattro esperti hanno condiviso esperienze, sfide e prospettive per un futuro sempre più connesso.
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