Cattani dal 1952, un brand

Marzio e Simone eredi della passione per il lavoro di famiglia del fondatore Dante Cattani, a destra, padre e nonno. Immagine: Cattani

UNA STORICA AZIENDA.  Parte da lontano la storia della Cattani di Bironico, una piccola bottega artigiana, a conduzione familiare, che ha saputo sfidare il tempo e crescere grazie a un sapiente mix di artigianalità e industrializzazione, di tradizione e innovazione creativa.

Il legno è il filo conduttore della storia di quella che oggi è la «Cattani dal 1952», un’azienda che si è specializzata in lavorazioni impensabili 70 anni fa. Da allora, la passione e la perseveranza del fondatore Dante Cattani e dei suoi figli, unite alle intuizioni imprenditoriali di Marzio, anima dell’azienda dal 1994, hanno prodotto un’esperienza di successo.

SchreinerZeitung. La ricorrenza dei 70 anni, festeggiati in ottobre assieme a familiari, amici, collaboratori e ai suoi 16 dipendenti, riporta al cammino fatto fino a oggi: come lo descrive?
Marzio Cattani: Sono cambiate tante cose dal 1952. L’azienda ha conosciuto il progresso e la tecnologia pur mantenendo alto il valore dell’artigianalità e della tradizione, il cuore del nostro mestiere risiede pur sempre nella lavorazione del legno, essenze pregiate che abbiniamo ad alluminio e acciaio per i nostri prodotti di design, dalle linee pure e dai profili minimali. Ed è cambiato il fatto che negli anni Novanta ero io a lavorare accanto a mio papà, oggi c’è mio figlio Simone che condivide non solo la passione per il lavoro di famiglia ma anche quella della bicicletta che era già del nonno.
Il ciclismo è infatti una costante di famiglia ...
Nelle pause pranzo vado spesso in bicicletta, mi ritaglio questo tempo per distendere la mente e per riflettere, a volte trovo una soluzione proprio pedalando. La bicicletta ti insegna molto, quando ti fermi devi mettere il piede a terra per non cadere e a noi il piede a terra non piace: nella disciplina della mountainbike significa non essere capace di affrontare un ostacolo tecnico, superarlo in sella è una soddisfazione personale e la consapevolezza che avanzi rapidamente. La bicicletta ha insegnato a me, come a mio figlio, la costanza e la tattica, a gestire lo sforzo e giocare di squadra ma anche ad andare in fuga: sono criteri che valgono nel ciclismo come sul lavoro.
Quanto è stata importante la figura di suo padre?
Da mio papà, e dai datori durante la formazione oltre Gottardo, ho appreso la cultura del lavoro che si traduce in perseveranza, a rimanere sul pezzo fino a quando non c’è una soluzione, ad alzarsi presto al mattino, a non mollare mai – un’altra terminologia sportiva – e a sgomitare senza eccedere ma soprattutto ad avere un grande rispetto per chiunque dai collaboratori ai colleghi imprenditori, ai clienti.
Digitalizzazione e sostenibilità si sono tradotte in quali azioni?
Nel 2012 ho scaricato la prima applicazione su I-Pad per favorire i rilievi e di recente ci siamo dotati di un sistema CRM per gestire i contatti, lo abbiamo fatto in occasione del 70mo. Mi reputo una persona digitalizzata, credo però che occorra prendere il meglio tralasciando il superfluo, e visti i tempi ad avere sempre e comunque un «gemello cartaceo». Per venire alla sostenibilità, è un valore in cui crediamo. Abbiamo aderito a una campagna per una piantumazione di alberi, cambiato la ventilazione per rendere l’ambiente di lavoro più sano a livello di polveri; cerchiamo inoltre di dare una seconda vita ai materiali. C’è la voglia di fare sempre qualcosa di più, come ad esempio i pannelli solari, ma spesso sono altre le priorità. Siamo alla continua ricerca di prodotti che guardano al futuro anche dal profilo della sostenibilità ... ci lasceremo soprendere dalle prossime idee.
I 70 anni hanno coinciso con un importante cambiamento ...
L’identità aziendale che si riconosce oggi nella «Cattani dal 1952». Negli ultimi trent’anni si sono delineati tratti distin- tivi: nel 1994 ho costituto all’interno dell’azienda di papà la MC legno-metallo SA, un settore che ha preso importanza grazie alla produzione della serie «2M porte», completata poi dalla «MCube»; nel 2009 arriva la svolta in MC Cattani che apre gli orizzonti su nuovi prodotti come la «Panorama», la prima finestra certificata in Svizzera per l’elevata resistenza termica e impermeabile. Nel 2022 si impone la «Cattani dal 1952», un brand di valori e di qualità costruito attorno alle finestre e alle porte di nostra produzione, serramenti innovativi, minimali e unici, che ci distinguono dalla concorrenza. Siamo andati a rendere il nome nella essenzialità più semplice – abbiamo anche tolto falegnameria perché non siamo più solo una falegnameria – per essere riconoscibili in quanto azienda dalle solide radici, con una grande competenza nella produzione artigiana di arredi di nicchia e tecniche di lavorazione che vanno oltre quello che altri sanno fare bene, con tutto il rispetto.
Un anniversario è anche un momento per guardare al futuro, come lo vede?

Continuando a portare avanti un percorso di crescita e cambiamento. C’è tanta carne al fuoco, a partire dai nuovi certificati per la «Panorama» che viene affiancata da un prodotto molto simile nello scorrevole ma innovativo sulla finestra battente, iniziamo proprio ora la produzione. Finestre, porte, boiserie sono il nostro core business: vedo il marchio Cattani orientato su questi tre settori, un punto di riferimento dove tutto viene customizzato per soddisfare una clientela esigente; un marchio che vogliamo confermare anche oltre Gottardo. Ho seminato tanto, adesso vorrei raccoglierne anche i frutti. E vedere crescere l’azienda sotto Simone, con lui conoscerà probabilmente un’evoluzione ancora maggiore. Nuove sfide lo aspettano, nuove tecnologie, processi di lavorazione diversi, richieste di mercato sempre più specifiche. Lo accompagnerò finché ne avrò la possibilità, sapendo che il nome Cattani continuerà con lui ad essere sinonimo di qualità, professionalità, fiducia e competenza.

www.cattani.ch

Vania Castelli

Veröffentlichung: 17. November 2022 / Ausgabe 46/2022

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