Dai rifiuti alle materie prime


Step2 di NEST è stato concepito come piattaforma di co-creazione e laboratorio di innovazione per processi e materiali. La nuova unità servirà da luogo di lavoro. Immagine: Zooey Braun


Step2 di NEST è stato concepito come piattaforma di co-creazione e laboratorio di innovazione per processi e materiali. La nuova unità servirà da luogo di lavoro. Immagine: Zooey Braun
Pavimenti innovativi. Rivestimenti e pavimenti realizzati con materiali di scarto riciclati, come fibre di denim, bicchieri di carta e fondi di caffè: è su queste e altre innovazioni che si concentra la nuova unità Step2 – inaugurata a fine agosto – dell’edificio di ricerca NEST.
Step2 è l’ultima aggiunta di NEST, l’edificio di ricerca e innovazione sviluppato dall’Empa e dall’Eawag a Dübendorf. Cinque anni di progettazione per un modulo edilizio sviluppato con un approccio di co-creazione, in cui tutti i partner coinvolti hanno lavorato fin dall’inizio a stretto contatto. La nuova unità a due piani riunisce tecnologie, processi e materiali pionieristici che mirano a testare, in condizioni reali, metodi di costruzione a risparmio di risorse e a fornire di conseguenza soluzioni commerciabili per l’industria edile.
Fibre di jeans per le piastrelle del pavimento, bicchieri di carta e fondi di caffè per i pannelli delle pareti, fondi di caffè per produrre i mobili e le superfici della cucina: seguendo i principi dell’upcycling, BASF (partner principale del progetto) ha sviluppato (con altre collaborazioni) processi e leganti di nuova generazione che permettono di creare dei rivestimenti performanti a partire dai rifiuti. Step2 funge da piattaforma di prova per questi materiali rinnovabili che riducono non solo la domanda di nuove materie prime, ma aiutano anche a ridurre le emissioni di CO2 prolungando la vita di rifiuti che altrimenti finirebbero al macero.
L’ultimo modulo edilizio dell’edificio di ricerca e innovazione NEST è un faro per le tecnologie costruttive ad alta efficienza energetica. Un esempio è il soffitto a filigrana nervata che permette di ridurre del 40 % la quantità di materiale e di CO2 senza compromettere la stabilità; svolge anche funzioni in termini di acustica ambientale e come massa di accumulo termico. Anche la scala a chiocciola, che unisce i due piani, stabilisce nuovi standard: sfruttando la programmazione assistita unita alla stampa 3D sono state create forme altrimenti impossibili con metodi convenzionali; i 17 scalini sono stati fabbricati da un’unica cassaforma, riutilizzabile più volte. La facciata, a doppia pelle, è dotata di una tecnologia di ombreggiamento e di ventilazione naturale controllata, e svolge un ruolo centrale nell’efficienza energetica dell’edificio.
Aprire le porte del campus di Dübendorf per dare l’occasione al grande pubblico di vivere da vicino la ricerca. È questo che l’Empa vuole offrire a tutti i visitatori con il suo Open Day: sabato 14 settembre, dalle 10 alle 17. Un’opportunità unica per visitare l’unità Step2 di NEST e il nuovo campus «co-operate», per porre domande agli scienziati che cercano risposte ai quesiti più pressanti del nostro tempo, dimostrando ad esempio che un edificio può essere costruito e gestito come un serbatoio di CO2 a lungo termine.
www.basf.comwww.empa.ch/web/nest/overview
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Giovedì 3 ottobre avrà luogo il seminario professionale dedicato alla misurazione digitale in cantiere e al trasfe- rimento dei dati in CAD; per essere vicini alla pratica i contenuti teorici saranno approfonditi in due gruppi. Luogo: Regusci Reco, Bellinzona. Orario: 15.30 – 18. ca
Veröffentlichung: 12. September 2024 / Ausgabe 37/2024
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