Design tra reale e digitale

Il Salone di Milano ha aperto le porte alla comunità del design: oggi e domani ultima possibiltà per visitare il «supersalone». Immagine: Salone del Mobile

Il «Supersalone».  Il Salone di Milano ha aperto le porte alla comunità del design, un evento unico con una rete di percorsi innovativi che hanno dato risalto a progetti e prodotti in un contesto di prossimità, riflessione, condivisione ed ecosostenibilità.

Il centro espositivo di Rho ha aperto le porte del primo Salone e della prima fiera del design dopo la pandemia. Un Salone diverso che gli organizzatori hanno chiamato «supersalone» per dire che è un evento straordinario in attesa della 60esima edizione nel 2022. La differenza con i precedenti Saloni sta nella scenografia ideata da un team guidato dall’architetto italiano Stefano Boeri che consiste in lunghe pareti espositive che sostituiscono gli stand «salottieri» della fiera tradizionale. Una formula inedita e molto particolare, organizzata tutta in verticale, pensata per esibire le migliori ricerche, produzioni e sperimentazioni di questi ultimi 18 mesi: 425 brand del design, 170 giovani creativi e 39 maker per un totale di oltre 1900 progetti esposti. C’è chi ha scelto di presentare un’installazione, chi ha puntato sul prodotto, chi sulla storia del brand, ma tutti quelli che hanno deciso di confrontarsi con questo nuovo concept si sono messi in gioco per rilanciare e proiettare l’industria dell’arredo e il design verso il futuro.

Un salone green

Quattro le chiavi di lettura dei sei giorni di «supersalone»: ripartenza, sicurezza, sostenibilità e digitalizzazione. L’ambiente è la sfida del nostro tempo ed è un impegno ecologico che richiede investimenti e risorse umane se si vuole che la sostenibilità entri anche nella produzione. La fiera milanese ha dato l’esempio utilizzando materiali e componenti che potranno essere smontati e riutilizzati o riciclati. All’ingresso e all’interno della fiera è stata creata una «Forestami» di 200 alberi ad alto fusto, tigli, frassini, querce, prugni da fiore che saranno poi trapiantati nell’area metropolitana di Milano. A debuttare è stata anche la piattaforma digitale che nel 2022 sarà centrale e che in questa edizione ha permesso di seguire gli eventi in modalità virtuale.

Il pubblico protagonista

La fiera milanese ha attinto forza dall’immaginario progettuale per farsi laboratorio di sperimentazione e contaminazione, un luogo di incontro per riflettere sul mondo del design e per conoscere i suoi protagonisti: dal sistema produttivo del mobile alle scuole che formano i futuri designer (tra queste anche l’École cantonale d’art di Losanna), dai creatori indipendenti alle figure più influenti di oggi in ogni campo della progettualità. Il pubblico è stato una delle grandi novità in quanto il «supersalone» ha aperto le porte a tutti per l’intera manifestazione anziché, come da tradizione, solo nel weekend. Inoltre, è stata data la possibilità ai visitatori di acquistare – tramite piattaforma online e QR-Code – le novità ed alcune creazioni delle aziende a prezzi esclusivi.

La casa torna al centro

A rispecchiare l’impegno ecologico è pure la «casa» e al bisogno di ripensarla dopo la pandemia. Sostenibilità, semplicità, funzionalità sono le parole chiave dell’abitare 2022 sia per quanto riguarda la scelta dell’arredo sia dei materiali: legno, vetro e pietra saranno i materiali più apprezzati e utilizzati nel prossimo anno, in quanto ecosostenibili e facilmente personalizzabili; anche la scelta dei colori richiama alla natura. Altra parola chiave, tecnologia domotica per ridurre i consumi e gli sprechi energetici, e semplificare al tempo stesso la vita di chi ci vive, combinando comfort e sicurezza. In una prossima edizione torneremo sulle tendenze per l’arredamento del 2022 ... nel frattempo restano ancora due giorni, oggi e domani, per non mancare il «supersalone» di Milano.

www.salonemilano.it

Vania Castelli

Veröffentlichung: 09. September 2021 / Ausgabe 37/2021

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