Falegnami, bella scoperta!
«L’uomo che fa» si è svelato a Bea e Peo per far scoprire ai bambini il mestiere del falegname. Immagine: Vania Castelli
Apprendisti. Nella promozione dei percorsi d’apprendistato le associazioni professionali devono dar prova di invettiva, un principio fatto suo dall’«uomo che fa» che ha aperto le porte del centro Arca al cane Peo, il beniamino dei bambini della Svizzera italiana.
Peo, il simpatico cagnolone dal pelo blu, è con Bea ogni domenica mattina su LA1 in un viaggio alla scoperta di misteri e mestieri della Svizzera italiana. Portare un cagnolone dove artigiani e apprendisti lavorano non è una cosa semplice, Peo però, è così amato che tutti gli hanno promesso di poter sbirciare nel loro mondo. Anche i falegnami, che hanno aperto le porte del Centro Arca a questa nuova rubrica della RSI che si propone di svelare il mondo delle professioni a un pubblico di giovanissimi telespettatori. Il filmato dura una decina di minuti e alla fine c’è pure una canzoncina creata appositamente per i falegnami.
Esplorare sin dall’infanzia
Alla puntata hanno collaborato Ronnie Tunzi e Stefano Pellegrini, istruttori al centro formativo di Gordola, e Sara Rossini, direttrice dell’azienda Fill-Up che affianca l’associazione nella campagna di promozione dell’apprendistato da falegname. Sara Rossini ha pure ispirato, incoraggiato e supportato la creazione di questa serie dedicata ai più piccoli. «È fondamentale iniziare la promozione delle professioni sin dall’infanzia. Questo approccio permette ai bambini di esplorare in maniera imparziale e libera da stereotipi, concentrandosi esclusivamente sul fascino e sulla passione che ogni mestiere può suscitare. È attraverso questa esplorazione libera e curiosa che possiamo incoraggiare i giovani a seguire le loro passioni, guidandoli verso apprendistati che riflettano le loro vere inclinazioni e talenti».
Attrarre giovani talenti
Un approccio condiviso dall’associazione dei falegnami che con Fill-Up ha approntato una campagna promozionale un po’ fuori dagli schemi per catturare l’attenzione e stimolare l’interesse delle nuove generazioni. Renato Scerpella, presidente: «Desideriamo rendere l’apprendistato ancora più attraente, suscitando l’interesse di ragazzi e ragazze già nella fase della scuola dell’obbligo, ma anche da prima. ‹Falegname on tour› e il progetto Scout sono azioni in questo senso. Formare apprendisti talentuosi che saranno domani dei bravi professionisti fa bene ai giovani, alle aziende e a tutta la categoria. Ma prima dobbiamo reclutarli, sfruttando ogni opportunità come l’idea far scoprire a dei bambini il mestiere del falegname attraverso gli occhi del cane Peo».
www.luomochefa.chwww.fill-up.chRevisione dell’apprendistato
La partecipazione al sondaggio è determinante
Da un paio di settimane è online il sondaggio promosso dall’ASFMS per conoscere l’opinione delle falegnamerie svizzere sulle bozze di revisione dei profili formativi AFC e CFP. Finora hanno risposto poco più di 700 aziende delle 6000 interpellate. I primi dati indicano che alcune regioni, in particolare della Svizzera francese, partecipano molto attivamente al sondaggio, mentre il tasso di risposta della Svizzera tedesca e italiana è in netto ritardo.
Per ottenere risultati rappresentativi, è essenziale poter contare sul parere del maggior numero possibile di operatori del settore. Per questo l’ASFMS Ticino e Moesano chiede alle aziende associate di dedicare una quindicina di minuti al sondaggio, rispondendo alle domande. In gioco c’è il futuro della formazione di base. Il video, così come tutte le altre informazioni sulla revisione dei due apprendistati di falegname, è pubblicato sul sito web. ca
www.vssm.ch/revisioneVeröffentlichung: 04. April 2024 / Ausgabe 14/2024
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