Falegnami senza un CCL


Sarà un Natale diverso ma non meno auten-tico: gli auguri del comitato cantonale e nazionale alla bella famiglia dei falegnami. Immagine: Vania Castelli


Sarà un Natale diverso ma non meno auten-tico: gli auguri del comitato cantonale e nazionale alla bella famiglia dei falegnami. Immagine: Vania Castelli
L’ASFMS si sta preparando. I sindacati hanno mantenuto le loro minacce: senza MPA niente CCL. Con questa decisione sono responsabili del vuoto contrattuale in cui si troverà l’industria delle falegnamerie dal 1o gennaio 2021.
La conferenza sindacale non ha dato seguito all’accordo sul nuovo CCL 2022 – 2025 in ragione della bocciatura del modello di pensionamento anticipato (MPA) da parte dell’ASFMS. I sindacati avevano esortato l’ASFMS a concordare un’ulteriore procedura, l’associazione dei falegnami non poteva che ratificare la decisione di novembre dei propri delegati: CCL sì, MPA no. E anche l’ultima possibilità di evitare il vuoto contrattuale è caduta: i sindacati hanno ritirato la richiesta alla Seco di estendere l’obbligatorietà dell’attuale CCL di un anno, una soluzione provvisoria che avrebbe permesso di elaborare delle soluzioni. Il presidente nazionale Thomas Iten esprime il proprio rammarico: «In questa decisione ci sono solo perdenti, e sono soprattutto i dipendenti delle nostre aziende.»
Un periodo senza CCL ha numerose conseguenze. Mancheranno entrate a sostegno di progetti e piani dell’ASFMS, e per finanziare i corsi di perfezionamento professionale. A chi frequenta i corsi di formazione non saranno versati i contributi dalla Commissione paritetica centrale (ZPK). Cadrà l’obbligo di mantenere la pace sul lavoro; l’attività del tribunale arbitrale sarà sospesa. Gli accordi aggiuntivi ai CCL dei cantoni Basilea e Ticino non saranno più in vigore. Gli standard minimi in relazione al diritto del lavoro saranno definiti dal Codice delle obbligazioni e non più dal CCL. Ai lavoratori distaccati si applicheranno solo le disposizioni di legge previse del Codice delle obbligazioni e dal diritto del lavoro (nessun salario minimo, il salario deve essere fissato secondo gli usi locali o la consuetudine nel settore). A medio termine, le commissioni paritetiche e di controllo saranno sciolte.
La commissione paritetica informerà con una lettera della sospensione dell’incasso dei contributi professionali. I contratti di lavoro individuali esistenti (basati sul CCL) restano validi: le modifiche richiedono il consenso scritto dei dipendenti senza il quale non solo valide. Senza l’accordo dei dipendenti, eventuali modifiche dei contratti di lavoro possono essere apportate solo con una formale procedura di disdetta. I dipendenti devono essere informati sulle conseguenze di uno stato senza contratto. Se possibile, coloro che desiderano continuare la formazione dovrebbero ricevere supporto attivo. Il concetto per la sicurezza sul lavoro Siko sarà mantenuto. In caso di dubbi, contattare il servizio legale dell’ASFMS o la segretaria cantonale.
www.vssm.chVeröffentlichung: 17. Dezember 2020 / Ausgabe 51-52/2020
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