Farsi pagare il lavoro extra

I falegnami devono imparare a riscoprire il valore del loro lavoro, fatturando anche gli ordini extra. Immagine: Reto Schlatter

Contabilizzare tutti i costi.  La corretta fatturazione del lavoro svolto dai montatori ASFMS è una questione che merita attenzione: Daniel Furrer in un’intervista sulla Schreinerzeitung del 24 giugno ne spiega le ragioni e l’importanza di vedersi pagare anche gli ordini extra.

Una vite allentata, un’anta dell’armadio che traballa ... spesso ai falegnami viene chiesto di aggiustare qualcosa approfittando del fatto che sono in casa o sul cantiere, e molto spesso lo fanno gratuitamente, «regalando soldi ogni volta». Un modo di fare che Daniel Furrer – responsabile VSSM del settore tecnica ed economia – spiega con il fatto che i falegnami sono artigiani molto versatili, che si identificano con il loro lavoro e con i clienti per cui tralasciano di farsi pagare per qualche lavoretto in più. E Furrer fa anche un esempio: se una coppia di anziani vuole appendere un quadro in salotto non chiede all’idraulico che sta sturando il sifone del bagno, chiede al falegname che si trova li per un mobile della cucina. Lo fanno semplicemente perché si fidano di lui, il che è un buon segno. Ma è sbagliato. Il fenomeno del lavoro supplementare fatto gratis è sempre esistito ma oggi assume una dimensione significativa in ragione del fatto che anche i margini dei falegnami su taluni prodotti (come gli apparecchi di cucina) si riducono e non permettono di controbilanciare il lavoretto extra gratuito.

Montatore, venditore ideale

In altri settori la fatturazione per il lavoro fatto è sistematica, le persone non si aspettano che non sia così. Secondo Furrer è troppo spesso una questione di istruzioni non chiare, di documenti imprecisi. Il montatore dovrebbe sapere esattamente qual è il lavoro che è stato concordato altrimenti non potrà fatturare con esattezza il dovuto. Un problema di leadership dunque. Ma Furrer va oltre: il montatore potrebbe essere un venditore ideale, nel senso che essendo sul posto con il cliente potrebbe ottenere ordinativi in più se lo fa in modo intelligente. Importante è che proceda correttamente affinché tutto sia rintracciabile. Se si tratta di un ordine del momento, che viene eseguito immediatamente, è assolutamente necessario farlo per iscritto: una formulazione «secondo quanto discusso in cantiere ...» o simile è sufficiente, andrà poi inviata il prima possibile al cliente per essere confermata; sarà utile aggiungere una frase del tipo «approvato in assenza di riscontro». Lo stesso discorso vale per lavori non previsti in cantiere come il dover rompere il cemento per installare una porta: il costruttore andrà consultato per fargli confermare il lavoro extra. In entrambe le situazioni, l’ordine deve essere registrato nel sistema di fatturazione come una sottovoce dell’ordine principale, con costi di tempo e materiale. Perché una cosa è certa: se il lavoro svolto viene registrato con rigore, la fatturazione è già a metà dell’opera.

L’impegno della VSSM

La stessa negligenza può essere osservata in relazione alla pianificazione e al lavoro di progetto (ad esempio di una cucina) che andrebbero invece separati e conteggiati come due prodotti distinti: dietro c’è molto lavoro e know-how, e andrebbero anch’essi retribuiti. Un cambiamento è in corso, molte falegnamerie stanno andando in questa direzione: pianificano e poi vendono il progetto al cliente cha ha evidentemente la libertà di cercare un altro artigiano per realizzarlo, improbabile però che lo faccia. La VSSM sta affrontando la questione con una riflessione che la vedrà impegnata nei prossimi due anni. Obiettivo: sensibilizzare gli associati e garantire che i servizi forniti siano fatturati così da aumentare la redditività del settore. Ma anche i falegnami devono fare la loro parte e imparare a riscoprire il valore del loro lavoro, evitando inoltre la pratica dello sconto che Furrer definisce assurda: «Se si riesce a rendere un cliente entusiasta, allora pagherà il prezzo dovuto. È un’abitudine antiquata che deve essere finalmente recisa.»

Vania Castelli

Veröffentlichung: 02. September 2021 / Ausgabe 36/2021

Artikel zum Thema

16. Mai 2024

Elevare la qualità aziendale

Industria 5.0.  È un'industria collaborativa, come viene comunemente definita. Un modello in cui uomo-macchina cooperano per dare valore aggiunto alla produzione di prodotti che rispettano le esigenze sia dei consumatori sia dell'ambiente, anche lavorativo.

mehr
09. Mai 2024

Qualità come punto di partenza

Design.  Il Salone del Mobile è il grande evento del design, dell’arte e dell’architettura che trasforma la città di Milano in un palcoscenico prediletto da interior designer, artisti e brand affermati per esibire la loro creatività e le loro idee; un evento che riconosce i giovani talenti.

mehr
02. Mai 2024

Saggiare l’arte del falegname

Progetto Scout.  Sono otto le falegnamerie, principalmente del Sottoceneri, che hanno finora aderito al progetto Scout promosso dall’associazione per avvicinare i più giovani alla professione e spronarli ad abbracciare con consapevolezza la via dell’apprendistato.

mehr

weitere Artikel zum Thema:

Pagina