Formazione oltre «la lingua»

Un incontro per mettere in campo una forma-zione mirata e specia-listica in lingua italiana: Remi Crameri, Luca Pedrotta, Francesco Lurati, Andriana Pedretti, Luca Pagnamenta, Fabrizio Branchi. Immagine: Vania Castelli

Unire le forze.  Hanno problemi comuni che possono essere risolti con soluzioni comuni. I problemi sono dati dalle difficoltà di fare formazione continua in Ticino. Falegnami e carpentieri hanno perciò deciso di trovare possibili sinergie con il CTL di Poschiavo.

Il Centro tecnologico del legno (CTL) di Poschiavo è una scuola superiore che ha come partner, fra altri, l’Istituto per la formazione professionale della Svizzera sudorientale (IBW). È un polo importante, ambizioso e visionario, che ha emozionato e fatto discutere sin dal suo concepimento in quanto l’offerta formativa non è limitata ai falegnami della Valposchiavo e del Grigioni meridionale, ma è accessibile anche a lavoratori della vicina Valtellina e Lombardia (partnership italiane partecipano all’operazione come la SCM Group che ha messo a disposizione il parco tecnologico tra cui un centro universale di lavorazione).

Da ottobre 2015 propone corsi di perfezionamento ai professionisti di lingua italiana del settore della lavorazione del legno.

Finora ha organizzato corsi base, l’obiettivo è però quello di mettere in campo una formazione mirata e specialistica per accrescere la competitività nel settore del legno e dei mobili. La difficoltà – e sfida – sta nel reclutare abbastanza studenti per far vivere questo polo in modo sostenibile. Si parla di 300 studenti. Il potenziale vero si trova in Lombardia, il Ticino rappresenta nondimeno una risorsa «locale» alla quale si guarda con interesse.

Il tedesco è uno scoglio!

Nella Svizzera tedesca esistono più scuole come il CTL ma non per un mercato di lingua italiana. Da qui l’interessamento delle associazioni dei falegnami e dei carpentieri per il CTL di Poschiavo e nello specifico per una collaborazione che possa facilitare l’accesso a una formazione superiore in italiano. Ad accumunare tutti è l’insufficiente numero di partecipanti per costituire delle classi. Il futuro prossimo potrebbe però rivelarsi molto promettente.

I presidenti Francesco Lurati e Luca Pagnamenta – il primo accompagnato da Luca Pedrotta, responsabile del perfezionamento professionale ASFMS, il secondo da Adriana Pedretti, segretaria Ascoleti – si sono incontrati venerdì della scorsa settimana per uno scambio di opinioni sui rispettivi processi formativi con il direttore del progetto Remi Crameri e il responsabile formativo del CTL Fabrizio Branchi.

Luca Pedrotta, come Luca Pagnamenta, ha spiegato che il tedesco è una lingua che rappresenta, oggi più di ieri, uno scoglio per chi ambisce a fare carriera. I falegnami ticinesi sono ben integrati nel sistema svizzero dell’ASFMS che dal 2014 propone un nuovo metodo di perfezionamento professionale, lo testimonia l’azione «roadshow della formazione» promossa dal comitato centrale «per far capire che non bisogna mai accontentarsi ma che si deve sentire la fame di sapere»; il roadshow terminerà con il seminario del 8 settembre offerto ai datori di lavoro su come intraprendere i colloqui con i collaboratori in materia di perfezionamento. «Il perfezionamento professionale dell’ASFMS è una macchina ben oliata, che nella Svizzera tedesca funziona bene. Il problema è il Ticino – ha detto Pedrotta – e il suo limitato bacino d’utenza. Il nostro impegno, come ASFMS Ticino, è di restare in gioco e non abbassare l’asticella.»

Interesse comune

L’interesse da entrambe le parti c’è. Adesso occorre capire come rendere fattibile la collaborazione (corsi a blocco, lezioni a distanza, video conferenze … esperienza quest’ultima già sperimentata una decina di anni fa con la Bregaglia, come ricordato da Francesco Lurati) e facilitare l’accesso a una formazione continua in lingua italiana per falegnami e carpentieri ticinesi. «Da parte nostra», ha assicurato Remi Crameri, «faremo tutto il possibile per studiare un concetto comune» che permetta ad ASFMS Ticino e Ascoleti di superare l’ostacolo della lingua e al polo tecnologico di Poschiavo di avere un futuro. Tutto è aperto. Il prossimo passo è la visita dei responsabili del CTL in Ticino.

CA

Veröffentlichung: 28. Juli 2016 / Ausgabe 30-31/2016

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