Il legno e i 5 elementi


La folta presenza conferma l’interesse verso l’Edilizia in Legno, un settore in costante ascesa. Immagine: Federlegno


La folta presenza conferma l’interesse verso l’Edilizia in Legno, un settore in costante ascesa. Immagine: Federlegno
Edilizia in Legno. Le cifre del successo della giornata parlano da sole: oltre 100 professionisti del settore, fra architetti, ingegneri e studenti; un’esposizione di 13 imprese con i loro stand e prodotti a sostegno di questo apprezzatissimo evento.
La terza edizione della giornata di approfondimento sulla costruzione in legno organizzata da federlegno.ch – in collaborazione con S-Win (Swiss Wood Innovation Network) – ha richiamato numerosi professionisti e aziende. Una giornata voluta per testimoniare come l’edilizia in legno moderna abbia di fatto trovato un suo spazio anche in Ticino. Ed è stata la versatilità della costruzione in legno a fare da filo conduttore dell’evento diretto da Andrea Bernasconi.
È stato proprio il professor Bernasconi a dare il là alla giornata presentando il materiale legno sotto i diversi influssi dei quattro elementi – fuoco, acqua, terra ed aria – nell’intento di smentire gli stereotipi di cui soffre: essere ancora un prodotto di nicchia. A livello svizzero la quota di mercato del- l’edilizia in legno nel settore residenziale «è di poco superiore al 10 %»; per gli stabili multipiano l’asticella si situa sotto il 10 %. «La sfida è dimostrare che le costruzioni in legno sono all’altezza delle esigenze più moderne, e in grado di resistere a ogni situazione con cui un edificio può confrontarsi.» I quattro elementi appunto.
Il fuoco rappresenta il nemico per eccellenza del legno. Le fiamme minano la funzione di sicurezza e protezione della struttura, logorando il comportamento fisico e meccanico. Diversi studi hanno però dimostrato che ci sono sistemi, passivi o attivi, che permettono di limitare i danni garantendo una totale sicurezza. Bernasconi ha ricordato che la realizzazione di un edificio in legno è fattibile se il livello di sicurezza adempie alle medesime esigenze richieste per altri materiali, e che «le normative antincendio permettono oggi progetti di oltre i 30 metri di altezza». Un esempio è lo stabile amministrativo della Suurstoffi-Areal di Risch-Rotkreuz che supera i 10 piani con i suoi 36 metri d’altezza. La quintessenza per Bernasconi, «è l’esigenza progettuale che può essere descritta come architettura». Il quinto elemento: senza progettazione le costruzioni in legno non potrebbero rispondere alle necessarie esigenze.
I progetti cresciuti in Ticino e Mesolcina sono stati presentati da vari relatori nel corso di una giornata che con Günther Gantioler del TBZ (Centro di Fisica Edile) di Bolzano ha affrontato la costruzione in legno dal profilo della fisica e dell’ecostenibilità. L’utilizzo del legno aiuta a ridurre le emissioni d’anidride carbonica, causa principale del cambiamento climatico, grazie alla capacità (carbon stock) di trattenere CO2: 1 m3 di legno stocca 1 tonnellata di CO2. Gli interessanti risultati del progetto lamellare di castagno della Federlegno (presentati da Bernasconi) sono stati un ottimo spunto per arrivare ai nuovi materiali e all’evoluzione della tecnologia del legno, un tema esposto dal professore Andrea Frangi dell’istituto ETH di Zurigo.
L’ASFMS invita il Municipio di Lugano a istituire una commissione di inchiesta indipendente che faccia chiarezza sull’anomala situazione segnalata in luglio da un associato e denunciata dal sindacato Unia. Il fatto riguarda il Pontile di legno di Riva Vela e l’indirizzo della Ringhio SA esibito sul cartellone del cantiere. L’azienda è conosciuta per il fallimento del maggio 2018, ed è legata ad aziende facenti riferimento a David Campolattaro. L’ASFMS si chiede come sia possibile che il Municipio e i suoi servizi non siano in grado di valutare la capacità tecnica di un imprenditore e l’operato dell’architetto/DL Bruno Huber. Una ventina di aziende locali potevano svolgere il lavoro deliberato alla Franco dell’Oro SA, specialista in arredamenti e bar, che ha subappaltato a una ditta facente capo a Campolattaro. L’associazione ritiene che dietro ci siano interessi particolari. Da qui la richiesta di una commissione di inchiesta indipendente. Lettera e documento Unia sul sito web.
www.luomochefa.chVeröffentlichung: 03. Oktober 2019 / Ausgabe 40/2019
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