Incollare bordi curvi


Da mobile a fisso, per bordi obliqui. Immagine: Festool


Da mobile a fisso, per bordi obliqui. Immagine: Festool
ATTREZZI MANUALI. La comparsa sulle scene fieristiche e nei workshop delle bordatrici mobili per ottenere lo spigolo perfetto, come il modello «Conturo», ha avviato un battage pubblicitario che richiede un approfondimento.
Nell’era delle bordatrici CNC zero fughe, gli attrezzi manuali sono ormai archeologia. Ma il mercato cerca di soddisfare anche i bisogni di coloro che non possono permettersi grandi centri di lavorazione o desiderano operare anche sui cantieri. La soluzione tecnica sembra relativamente semplice: un aggregato per la colla, con dei cilindri prementi e due sostegni. Ne risulta un attrezzo compatto, maneggevole e vantaggioso, che lo rende molto interessante per incollare bordature arrotondate, interne e esterne, o sagomature complesse, e lo legittima per un ampio uso, specialmente quando le diverse lavorazioni sono di scarsa entità.
La maggior parte di queste macchine usano colle fondenti sotto forma di granulato. Come nei grossi centri stazionari, la colla viene riscaldata in una vaschetta a una determinata temperatura e spalmata tramite un cilindro, ricuperando la quantità in eccesso. Gli svantaggi di questo sistema sono noti: il rischio di un cambiamento cromatico dovuto a l’impiego prolungato o a sbalzi termici relativi alle fasi di liquefazione della colla. Ciò può essere evitato con un controllo accurato del dosaggio e la scelta appropriata dei granulati, e il mercato ne offre un’ampia gamma.
Nei modelli Festool, come nelle macchine stazionarie, l’adesivo in forma di cartuccia viene liquefatto e disteso per mezzo di un ugello. In questo modo, il riscaldamento avviene una volta sola e i cambiamenti cromatici sono praticamente esclusi, tenendo però conto di una minuziosa pulizia del sistema e che solo pochi colori e dimensioni sono disponibili.
In ogni caso, l’adesivo viene applicato alla bordatura e non sullo spigolo, al fine di assicurare uno strato più regolare, riducendo il rischio d’ostruire l’ugello o il cilindro dovuto alla presenza di polvere e trucioli. Gli ultimi centimetri vengono fatti aderire con un ferro da stiro o con dell’aria molto calda.
Nell’uso degli attrezzi manuali è determinante apprendere un metodo per evitare di affaticarsi inutilmente, e che consiste nel trovare un equilibrio ergonomico per bilanciare il peso. La pressione viene fatta dalla forza muscolare del falegname adattata alle differenti velocità di scorrimento, ciò che rappresenta un vantaggio all’inizio della lavorazione e specialmente con particolari condizioni di curvature. Anche l’azionamento quali l’altezza di squadratura, la regolazione della temperatura e la quantità di colla è semplice. Una caratteristica interessante la offre il display di «Conturo» che indica perfino quanti metri di bordatura possono essere ancora incollati.
Con i relativi accessori, è possibile trasformare l’attrezzo mobile in fisso. Infatti, i produttori offrono vari sistemi di fissaggio da applicare ai banchi di lavoro esistenti oppure appositi tavoli concepiti con particolari metodi di bloccaggio.
Con questa configurazione si ottengono due vantaggi: i pezzi più piccoli possono essere facilmente bordati perché non devono essere ancorati, e soprattutto è possibile incollare anche spigoli obliqui. Soltanto l’attrezzo della «Conturo» non richiede che sia il tavolo a inclinarsi ma è la macchina stessa che si posiziona obliquamente (da 0 a 47°), grazie anche al suo speciale sistema di applicazione della colla.
I fabbricanti hanno pure pensato a tutti gli utensili che necessitano e accompagnano questo tipo di lavorazione manuale: magazzini per i bordi, pulitrici, frese, raschietti, materiali abrasivi e per lucidare, oltre a pompe aspiranti e troncatrici.
Veröffentlichung: 30. Oktober 2014 / Ausgabe 44/2014
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