La chiave sotto pelle?


Abbinare varie tecnologie per una miglior sicurezza. Immagine: Dormakaba


Abbinare varie tecnologie per una miglior sicurezza. Immagine: Dormakaba
GESTIONE DELLE SERRATURE. La biometria e la tecnologia NFC sostituiranno le attuali tecniche di chiusura. Ma ci sono ancora difficoltà e già oggi le soluzioni offrono molte possibilità. Un ruolo chiave viene assunto dallo smartphone.
Per il momento il microchip sottocutaneo sembra scongiurato in quanto la tecnica di miniaturizzazione è ancora poco affidabile dal punto di vista della trasmissione dei dati. Tuttavia, questo sviluppo mostra in quale direzione andranno i futuri controlli d’accesso, anche se l’obiettivo rimane lo stesso: organizzare e controllare le porte d’entrata. «I futuri sistemi di gestione delle serrature dovranno e potranno essere segmentati in base alla domanda», afferma Daniel Fischer, responsabile delle nuove tecnologie di Dormakaba Svizzera. I segmenti possono essere suddivisi come segue: 1. area privata, alloggio, casa; 2. piccole imprese senza filiali; 3. PMI con poche filiali; 4. soluzioni di gruppo con diverse filiali.
Il settore privato è probabilmente il più importante per i falegnami. Qui bisogna distinguere tra proprietari che abitano l’alloggio e chi affitta spazi abitativi. Entrambi hanno solitamente le stesse esigenze, ma solo il proprietario del bene può avere voce in capitolo. «Ed è pronto a investire», aggiunge Daniel Fischer.
Ecco le domande più frequenti: Quale protezione deve essere soddisfatta? – Un’apertura o un’intrusione non autorizzate sono immediatamente riconoscibili? – Tutti gli accessi devono essere registrati? – Gli ingressi devono essere limitati nel tempo? –La porta deve essere monitorata e richiedere l’autorizzazione? – Si vuole amministrare autonomamente o tramite un servizio esterno? – Necessitano allarmi? – Si vuole entrare senza una chiave, ad esempio con dati biometrici e/o PIN? – Bisogna proteggersi dai dati persi?
«I cilindri digitali sono già molto affidabili e cambiare le batterie è più facile di prima», conferma Brigitte Betschart, project manager di Moser Sicherheit AG a Cham ZG. È fondamentale fare la scelta giusta per soddisfare le esigenze odierne ed essere in grado di coprire le esigenze future senza perdita di investimento e quindi la difficoltà è di sapere cosa fanno le numerose tecnologie.
Un altro argomento sono gli smartphone dotati della tecnologia NFC: al posto di un badge, fungono da chiavi. NFC trasmette e riceve dati a una distanza di pochi centimetri e grazie a un’app si possono gestire le varie configurazioni d’accesso, come già viene fatto da «evolo smart» di Kaba.
Per una porta ben funzionante è fondamentale il corretto equipaggiamento. «Con una moderna attrezzatura, una serratura o una serratura autobloccante, la domanda non è più se la porta è chiusa, ma se hai la chiave quando torni a casa la sera», dice Daniel Fischer. Questa domanda non è necessaria se si possiede un codice numerico o un’identificazione biometrica che però presentano ancora delle falle. La vera sicurezza è perciò la combinazione di vari sistemi: «Chiave, badge, biometria, riconoscimento dell’immagine o codice numerico è l’unica certezza», sottolinea Daniel Fischer.
«La chiave tradizionale, per i proprietari di case, non scomparirà certamente dal mercato e continuerà a esistere per molto tempo», afferma Daniel Fischer. Ma le nuove tecnologie la stanno rendendo un supplemento di sicurezza e anche parzialmente sostituibile. Gli esperti trovano il più grande potenziale nello smartphone: oggi con la tecnologia NFC e domani con Bluetooth. «Noi stiamo attualmente testando diverse soluzioni Bluetooth», conferma Brigitte Betschart. Se il pagamento senza contanti tramite smartphone continuerà ad affermarsi in futuro, probabilmente la stessa tecnologia si applicherà anche alle porte nel settore privato – e in un tempo non troppo lontano forse anche con un microchip sotto la pelle.
www.dormakaba.comwww.moser-sicherheit.chVeröffentlichung: 12. Juli 2018 / Ausgabe 28-29/2018
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