La cultura del lavoro sicuro


L’ASFMS promuovela cultura del lavoro sicuro attraverso l’offerta di corsi ai propri soci o con serate come quella di marzo a Gordola. Immagine: Vania Castelli
L’ASFMS promuovela cultura del lavoro sicuro attraverso l’offerta di corsi ai propri soci o con serate come quella di marzo a Gordola. Immagine: Vania Castelli
Sicurezza e premi Suva. L’ASFMS ha organizzato in marzo un incontro per rispondere alle perplessità sui meccanismi di calcolo dei premi Suva, ma anche per riaffermare l’importanza della prevenzione. Una ventina di datori si sono confrontati con gli esperti Suva.
Ogni giorno in Svizzera 800 persone si infortunano sul lavoro: la maggior parte di questi possono essere evitati con l’applicazione corretta delle norme di tutela della salute e della sicurezza. Puntare sulla prevenzione conviene a ogni impresa, sia essa artigiana o industriale, in quanto ha un effetto diretto sui premi e quindi sui profitti. L’ASFMS promuove la cultura del lavoro sicuro attraverso l’offerta di corsi ai propri soci, ma anche con serate come quella di marzo a Gordola, che aiutano a comprendere questioni talvolta complesse. La sicurezza è la consapevolezza comune che dal dialogo tra datori e lavoratori passa il successo dell’impresa nella prevenzione degli infortuni sul lavoro.
La Suva promuove la sicurezza sul lavoro nelle aziende svizzere controllando, da un lato, se le norme legali sono rispettate, e dall’altro sostenendo attivamente le aziende nei loro sforzi di prevenzione e di miglioramento: a offrire una panoramica su normative di legge, regole e misure, dati infortunistici, ci ha pensato Cristiano Portioli che ha messo l’accento sull’importanza di un solido sistema di controllo per monitorare l’incidenza e la gravità degli infortuni dopo l’adozione di un programma, un’analisi che permette di riconoscere le lacune e di rispondere con soluzioni settoriali o individuali.
Cristiano Portioli si è soffermato pure sul piano di sicurezza e tutela della salute – «un argomento un po’ ostico quando si va in azienda», ha detto – che va compilato quando si lavora sui cantieri in conformità all’ordinanza OLCostr, un documento ancora oggi «poco applicato». Siko 2000 ha elaborato un modello standard, veloce da redigere, fatto molto bene e completo, che deve essere utilizzato perché c’è l’obbligo legale ma anche perché è un sistema di pianificazione che aiuta ad evitare imprevisti e a programmare correttamente le misure da adottare in cantiere in funzione dei pericoli identificati. Prevenire per impedire gli infortuni e al contempo per ridurre i premi assicurativi. Capire come viene calcolato un premio assicurativo non è semplice e varia a seconda del settore in cui operano le aziende. Le imprese sono suddivise in comunità di rischio: in questo modo chi ha un profilo di rischio basso non deve pagare per chi ne ha invece uno elevato. Inoltre, modelli di premio diversi sono attribuiti a seconda delle dimensioni: tasso base (piccole imprese), sistema bonus-malus (medie imprese) o tariffazione empirica (grandi imprese). Per calcolare il premio si parte dal tasso base – un valore empirico medio basato sugli anni precedenti – del rispettivo settore di attività. Il volume dei premi di un’impresa è inoltre proporzionale alla massa salariale e al rischio di infortunio, pertanto potrebbero esserci scostamenti significativi dal tasso base.
I premi vengono dunque calcolati in conformità al rischio e i falegnami fanno parte della categoria di rischio 18S. Il ramo delle falegnamerie in Ticino è composto da piccole e medie imprese, quest’ultime – considerando che il tasso di base è attorno al 2 % – con 120 000-130 000 franchi in media di salari rientrano già in un sistema bonus-malus. Fabio Bonaldi ha ricordato che la Suva indica, nella lettera che invia in agos-to alle aziende, «qual è la categoria e il grado di rischio, il tasso di premio netto, i supplementi per la prevenzione professionale e non professionale e le spese amministrative. Negli ultimi anni avete avuto delle deduzioni dei premi assicurativi, è il caso anche quest’anno in quanto l’intera classe di rischio ha avuto un 20 % di deduzione grazie a redditi di investimento straordinari». La Suva restituisce infatti le eccedenze agli assicurati sotto forma di riduzione dei premi.
Il modello del tasso base (riferito ad aziende con una massa salariale inferiore ai 125 000-130 000 franchi) garantisce che dopo un infortunio la singola impresa non debba pagare premi più alti, i suoi premi aumentano solo se ad aumentare sono i costi generati dall’intero settore di appartenenza. «Quest’anno l’intera classe di rischio delle falegnamerie ha avuto una riduzione di un grado del tasso base perché la categoria ha avuto una diminuzione dei costi», ha rilevato Bonaldi. Per le medie e grandi imprese vale invece il principio bonus-malus: le imprese con costi di infortunio inferiori alla media ricevono un bonus, mentre quelle con costi superiori pagano di più. Per le grandi aziende lo scostamento della media viene valutato caso per caso dalla Suva, ma non è il caso del Ticino con un tessuto di piccole e medie aziende.
I costi complessivi per un singolo caso vengono conteggiati all’azienda fino a 90 000 franchi, anche se le spese di cura sono ad esempio di 500 000 franchi, la differenza è addebitata alla comunità di rischio: è la regola. Questo significa che i casi gravi non incidono più di quanto incidono i casi meno gravi: quattro casi da 40 000 franchi comportano all’azienda costi per 120 000 franchi. Un incentivo dunque alla prevenzione. «Evitiamo gli infortuni ma se purtroppo succede cerchiamo di reintegrare al più presto possibile gli infortunati magari in altre mansioni, aiuta a limitare i costi», ha esortato Bonaldi. Da rilevare che i costi di una malattia professionale, causata dall’amianto ad esempio, ora vengono imputati nella misura del 50 % alle aziende, prima erano esclusi, anche se il dipendente quando l’ha contratta era impiegato in un’altra ditta. E se un’impresa occupa personale interinale i costi dell’infortunio vanno a carico dell’agenzia di prestito, non vanno quindi ad incidere né sul sistema bonus-malus dell’azienda né sulla categoria di rischio.
www.suva.chwww.siko2000.chVeröffentlichung: 06. April 2023 / Ausgabe 14/2023
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