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Windays 2023, due giorni di conferenze per confrontarsi sulle sfide di un settore finestre sempre più sostenibile. Immagine: Noah Gautschi


Windays 2023, due giorni di conferenze per confrontarsi sulle sfide di un settore finestre sempre più sostenibile. Immagine: Noah Gautschi
Windays 2023. In marzo a Bienne si è discusso di sostenibilità, rinnovamento energetico, carenza di manodopera qualificata e digitalizzazione. A Windays 2023 hanno partecipato più di 300 professionisti di finestre provenienti da Svizzera, Austria e Germania.
Da quando sono state lanciate le prime edizioni, già 20 anni fa, molte cose sono cambiate tuttavia alcuni temi continuano ad essere d’attualità. Ed è proprio su questi temi che Windays 2023 – la conferenza organizzata ogni due anni dall’Università di scienze applicate di Berna – ha portato congressisti ed esperti a confrontarsi: un proficuo «giro d’orizzonte» – tra teoria, scienza e pratica – nel campo del rinnovamento energetico, dell’installazione e del ricambio dell’ aria, della sostenibilità (sempre più importante per i produttori di finestre), della digitalizzazione e dell’automazione. L’attenzione si è focalizzata pure sull’acuirsi del fenomeno della carenza di manodopera qualificata.
Politica energetica e climatica hanno fatto da apripista alle due giorni di conferenze. Misure federali alla mano, è stato fatto il punto sul patrimonio edilizio svizzero in termini di sostenibilità e su cosa deve essere ancora fatto per raggiungere l’obietti- vo della neutralità climatica nel 2050. Un aumento significativo dell’efficienza energetica è la via da percorrere e le finestre giocano un ruolo centrale. Una ricerca condotta da Kristina Orehounig dell’Empa rivela l’importanza dell’involucro termico dell’edificio durante tutto l’anno, non solo in inverno, a causa dei cambiamenti climatici. Un’appropriata ombreggiatura e una buona ventilazione sono essenziali, d’altronde la norma SIA 180 cita che il concetto di aerazione è necessario per ogni edificio. Beat Frei dell’omonimo studio di ingegneria, ritiene dal canto suo che il fabbricante di finestre abbia sempre più un ruolo di consulente, ed è per questo che dovrebbe far firmare un contratto d’utilizzo per le sue produzioni.
A Bienne si è parlato di finestre in termini di ecobilancio. Hansueli Schmid di Lignum si è soffermato sul ciclo di vita delle finestre per dimostrare che l’ecobilancio potrebbe in futuro essere un criterio nell’assegnazione degli appalti pubblici. In questo ambito, i modelli BIM potrebbero fornire delle soluzioni. Così come la digitalizzazione grazie al calcolatore di finestre della KBOB (la Conferenza di coordinamento degli organi della costruzione e degli immobili dei committenti pubblici) che permette di quantificare l’impatto ambientale della produzione, del trasporto e dello smaltimento dei materiali. Sempre in tema digitalizzazione, è stato presentato un progetto per la ristrutturazione di finestre in edifici di grande valore architettonico: sulla base di dati registrati in cantiere, un robot può sostituirsi al lavoro manuale di rimozione del vetro e di fresatura. Annunciato anche il progetto «Forest & Wood Platform 4.0», una visione di piattaforma per la promozione e il sostegno nella trasformazione digitale alle aziende dell’industria forestale e del legno.
Dopo la pandemia, la carenza di manodopera qualificata nell’industria delle costruzioni si è acuita. Una tavola rotonda sul tema ha evidenziato l’importanza della cultura aziendale nel motivare i dipendenti, attirando quelli con le giuste competenze anche con forme di lavoro flessibile e con programmi di formazione. Heinrich Hochuli, membro del comitato centrale della VSSM, si è soffermato sul valore dell’apprendistato nel garantire il rinnovo e sul perfezionamento professionale per sviluppare le competenze necessarie all’azienda, mettendo in evidenza i progetti lanciati dall’associazione dei falegnami per contrastare il fenomeno.
www.windays.chVeröffentlichung: 20. April 2023 / Ausgabe 16/2023
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