L’amianto come andicap


Il VSSM ha ritenuto importante portare all’attenzione della Suva il fatto che i falegnami sono le vittime, a loro volta, di una situazione di cui non sono responsabili. Immagine: Suva


Il VSSM ha ritenuto importante portare all’attenzione della Suva il fatto che i falegnami sono le vittime, a loro volta, di una situazione di cui non sono responsabili. Immagine: Suva
Premi SUVA. Aumenteranno del 10 % anche nel 2015. La ragione è riconducibile alla problematica «amianto». Preoccupata dall’evoluzione dei premi, il VSSM ha chiesto alla Suva un’assunzione di responsabilità più solidale così da ripartire i costi su un gruppo di rischio più ampio.
In primavera il VSSM aveva contattato la Suva per raccogliere informazioni in merito all’evoluzione futura dei premi. Le informazioni fornite, complete e trasparenti sui danni e quindi sui premi, hanno rilevato che a partire dal 2011 ci sono stati, per la categoria di rischio «falegnami», ben 29 casi di decesso riconducibili all’amianto. Entro il 2030 si stima che ci possano essere ulteriori 150 casi. Un singolo caso genera costi che sfiorano il milione di franchi. Questa evoluzione influenza in modo estremamente negativo il bilancio dei danni. Inoltre, per la prima volta da sei anni a questa parte vi è stato un aumento delle nuove rendite dovute ad invalidità. La Suva si è vista pertanto costretta ad aumentare del 10 % i premi per gli infortuni professionali anche nel 2015; premi che rimangono tuttavia ancora al di sotto di quanto gli assicurati pagavano nel 2006.
Il comitato centrale del VSSM ha deciso di far sentire la propria voce. Consapevole di non avere alcun potere decisionale sull’evoluzione dei premi, ha tuttavia ritenuto importante portare l’attenzione sul fatto che le falegnamerie sono le vittime, a loro volta, di una situazione di cui non sono responsabili: come assicurati pagano oggi i danni generati 30 anni fa. L’associazione ha chiesto pertanto alla Suva di verificare se questi casi legati all’amianto non potevano essere assunti in modo più solidale, cosi da ripartire i costi su un gruppo di rischio più ampio. L’amianto, per le sue capacità di resistenza al calore e alle sollecitazioni meccaniche, ha trovato applicazione in più ambiti come nella produzione di pannelli per tetti e facciate, condotte per l’acqua e la ventilazione in fibrocemento, rivestimenti sintetici per pavimenti, pannelli per controsoffittature, stucchi per finestre, e anche come materiale antincendio e per l’isolamento termico. La Suva ha accettato la richiesta.
Secondo il VSSM occorre però anche imparare dagli errori. Il consiglio è di adottare le giuste misure per prevenire esposizioni e quindi il rischio di malattia. Durante i lavori di ristrutturazione, risanamento o demolizione le fibre di amianto possono infatti disperdersi nell’aria e gli addetti ai lavori possono inalarle e subirne un danno alla salute. Vale quindi il concetto: meglio fare una prova dei materiali in più che uno in meno e pagarne poi le conseguenze. La Suva ha avviato da tempo una campagna di informazione e sensibilizzazione, pubblicando un opuscolo specifico per i falegnamani e servendosi di una casamianto virtuale.
Ricordiamo – come scritto sul numero 32 de La Nostra Pagina – che da gennaio 2014 le domande di costruzione e le notifiche riguardanti edifici o impianti costruiti dal 1945 al 1991 devono contenere una peri- zia specialistica con l’indicazione dell’eventuale presenza di materiali con amianto, nonché delle corrette modalità di separazione e di smaltimento. Alla procedura prevista dalla legge sono soggetti anche i soli lavori di modifica o di sostituzione dei serramenti.
Colori, profumi e sapori saranno protagonisti dell’escursione organizzata da Loredana per le amiche «Donne in azienda». La guida, Antonella Borsari, tratterà infatti il tema dei colori dell’autunno e dei frutti selvatici e coltivati, con uno sguardo sulle loro proprietà gastronomiche e terapeutiche. Seguirà un pranzo tematico sui frutti all’Hotel Defanti di Lavorgo. L’escursione, accessibile a tutte, avrà luogo mercoledì 15 ottobre a Faido, con ritrovo alle 9.30 alle scuole medie. È consigliato un abbigliamento comodo e sportivo. Iscrizioni a Loredana: 079 473 70 52.
Veröffentlichung: 09. Oktober 2014 / Ausgabe 41/2014
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