Lia dagli effetti positivi

Francesco Lurati: «Proporre prezzi stracciati è una piaga per l’artigianato ticinese ed è una grave minaccia per i molti imprenditori che operano invece nel rispetto delle regole.» Immagine: Vania Castelli

Albo artigiani.  5000 le domande di iscrizione registrate a settembre 2017. 80 % sono le domande provenienti da imprese con sede legale in Svizzera, 18,9 % da imprese con sede legale in Italia e 1,1 % in altri paesi.

Dalla sua entrata in vigore il 1º febbraio 2016 la Lia (legge imprese artigianali) ha contribuito a fare emergere un numero di realtà operative praticamente doppio rispetto a quanto inizialmente previsto (2 – 2500 imprese) e ha permesso – grazie alla verifica dell’adempimento dei requisiti di iscrizione all’albo – il recupero di importanti cifre arretrate concernenti in larga misura le assicurazioni sociali (alcune centinaia di migliaia di franchi, in quanto le imprese morose hanno prima siglato dei piani di rientro con gli enti preposti per poter accedere all’albo). Il grande numero di imprese emerse ha anche permesso alle Commissioni paritetiche di moltiplicare le opportunità di verifica del rispetto dei contratti collettivi in vigore. Si tratta di elementi positivi che concorrono a migliorare il quadro della situazione nel settore dell’edilizia, per cercare di ripristinare le condizioni di concorrenza leale e il rispetto delle regole vigenti (leggi, contratti collettivi, oneri sociali, imposte, eccetera). Il 90 % delle domande di iscrizione è stato preso in esame; tutti i rinnovi 2017 sono stati evasi. Le pubblicazioni sono costantemente aggiornate sul sito www.albo-lia.ch.

Dignità del lavoro

I dati pubblicati dalla Commissione di vigilanza confermano l’importanza della Lia per ridare qualità e professionalità al mondo dell’artigianato ticinese e per contrastare la malaedilizia, anche indigene, anche nel settore della falegnameria sebbene l’obbligo nazionale di un contratto collettivo di lavoro.

Per Francesco Lurati – membro della Commissione di vigilanza, che continua ad impegnarsi a sostegno della grande famiglia dei falegnami, anche dopo aver lasciato la presidenza dell’ASFMS Ticino – si afferma una volta ancora la bontà della Lia che ha portato alla luce «aziende che contribuiscono al degrado nel mercato del lavoro, ditte poco professionali, aziende tutto fare, imprese che nel nostro Cantone hanno solo un indirizzo e una casella postale. Applicano una concorrenza sleale da abusivismo proponendo prezzi stracciati: è una piaga per l’artigianato ticinese ed è una grave minaccia per i molti imprenditori che operano invece nel rispetto delle regole, delle leggi, dei contratti collettivi di lavoro. Non solo imprese ma pure i cittadini che si affidano a manodopera di dubbia provenienza minacciano la dignità dei lavoratori».

Controlli efficaci

Da ottobre 2016 sono stati ispezionati 300 cantieri, in 290 casi sono state riscontrate infrazioni, la maggior parte di tipo penale (esercizio abusivo della professione). In 24 casi la gravità della situazione ha imposto un fermo immediato dei lavori, misura peraltro già riconfermata nella sua legittimità da alcune sentenze del Tram (Tribunale amministrativo cantonale). Per essere ancora più efficaci, il numero degli ispettori Lia è passato da due a tre unità.

La maggior parte delle ispezioni concerne il Sottoceneri (57 %), il 25 % è frutto di controlli spontanei dell’ispettorato Lia, il 25 % di segnalazioni da parte di utenti (ditte, privati), mentre il 50 % è stato condotto su segnalazione di altri enti di controllo o degli Uffici tecnici comunali (si ricorda che i Municipi sono tenuti alla collaborazione nell’implementazione della Lia). Estremamente efficaci i controlli condotti congiuntamente agli altri enti di controllo (quali ad esempio Commissioni paritetiche, Lepicosc, AIC, Suva, uffici cantonali, polizia), collaborazione che permette un livello di approfondimento ancor più articolato delle situazioni critiche e di combattere efficacemente i fenomeni di malaedilizia che purtroppo toccano ancora pesantemente il Cantone Ticino.

CA

Veröffentlichung: 21. September 2017 / Ausgabe 38/2017

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