In lotta per soluzioni adeguate

Daniel Furrer impegnato per una soluzione adeguata. Immagine: SZ, Philipp Heidelberger

NORMATIVE.  La legge sui prodotti da costruzione è stata riveduta, armonizzandola con le norme UE. I vantaggi vanno agli imprenditori svizzeri su scala industriale, mentre le falegnamerie devono aspettarsi ulteriori ostacoli.

Innanzitutto vengono richiesti ai fabbricanti e commercianti di documentare i loro prodotti con una valutazione di conformità, che per l’industria o grande impresa ha un senso. Infatti è necessario adattarsi alle norme UE se si desidera esportare, come scritto nella brochure «Nuove norme svizzere per i prodotti della costruzione» pubblicata dalla HWS (associazione svizzera dei commercianti materiali in legno), ciò implica ad esempio doppi controlli e costi aggiuntivi, con il rischio di ritardi e svantaggi rispetto alla concorrenza, anche se gli utilizzatori ne approfitteranno dall’apertura del mercato e da un’introduzione più veloce di prodotti con relativa maggior competitività del settore.

Svantaggi per i falegnami

Per i falegnami che realizzano prodotti propri, le nuove prescrizioni hanno delle conseguenze, ad esempio per le porte antincendio, via di fuga o finestre, in quanto sono già normalizzate ma necessitano di nuova documentazione, anche se in possesso delle necessarie qualità e di licenze.La legge federale sui materiali sancisce l’accesso al mercato di prodotti per la costruzione, che sono contemplati dalle norme europee. La revisione è entrata in vigore dal 1° ottobre 2014, assieme alla disposizione transitoria per cui i materiali da costruzione possono essere commercializzati secondo la precedente norma ancora fino al 30 giugno 2015.La nuova valutazione di conformità, che sta al centro della revisione, serve a dichiarare «cosa sa fare il prodotto» e addossare le relative responsabilità al fabbricante.Daniel Furrer, responsabile tecnico economico dell’associazione, ha risposto ad alcune domande.

SchreinerZeitung: Perché questa revisione?

Daniel Furrer: Dal 2001, in base agli accordi bilaterali, la Svizzera ha dovuto adeguarsi in materia commerciale sui prodotti. L’UE ha modificato le norme nel 2013 e di conseguenza abbiamo dovuto introdurre le nuove normative.

Cosa cambia per il falegname fabbricante?

Finora ha potuto utilizzare le licenze conformi alle prescrizioni, quindi documentate e garantite da chi le ha rilasciate, come ad esempio il VSSM. Con la nuova legge, il falegname diventa il garante e deve assumersi le relative conseguenze. Ciò significa che per ogni prodotto bisogna allestire una valutazione di conformità. L’industria ha per obbligo la stesura di questi processi se vuole assicurare la certificazione di qualità, ma per le piccole e medie imprese è invece una cosa insolita, supplementare e costosa.

E perché il VSSM ha deciso di lottare?

Abbiamo capito da subito che questa legge rischia di creare molti oneri aggiuntivi per i fabbricanti artigianali, con grande dispendio amministrativo per la preparazione dei documenti richiesti ed evidenti ostacoli che impediscono una sana competitività tra le aziende, grandi o piccole che siano. Perciò abbiamo costituito un gruppo di lavoro, sotto la guida dell’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (BBL), con i rappresentanti delle più importanti associazioni e dell’Unione degli istituti cantonali di assicurazione antincendio (VKF), che ha discusso intensamente sulle sfide e gli effetti di questa nuova legislazione.

Quali sono stati i risultati?

Abbiamo innanzitutto potuto rafforzare la comprensione reciproca e il BBL ha seriamente preso in considerazione le rivendicazione delle piccole e medie imprese. Assieme abbiamo fissato un principio di base, affinché si affrontino le tematiche in maniera pragmatica, onde evitare noie inutili a chi le subisce, ma nessuna soluzione concreta è ancora in vista; ulteriori incontri sono già in agenda. Per il momento, i falegnami che necessitano dei documenti possono, come finora, richiederli direttamente ai loro fornitori.cca→ www.vkf.chwww.bbl.admin.ch

Veröffentlichung: 22. Januar 2015 / Ausgabe 4/2015

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