Nuove leve anche tra gli esperti

I periti d’esame, conle loro famiglie, alla tradizionale serata organizzata dal comitato per ringraziali dell’impegno a favore degli apprendisti. Immagine: Vania Castelli

I periti d’esame.  Sono persone competenti e motivate a promuovere una formazione di qualità: la serata con cena dei periti d’esame è stata anche quest’anno una bella occasione voluta dall’associazione per ringraziali del loro impegno nel dare un futuro alla professione.

Da fine maggio a metà giugno si sono svolte le verifiche finali per 7 candidati del biennale (CFP) e 15 del quadriennale (AFC); 23 gli apprendisti che si sono misurati con i test del terzo anno. A valutarli nelle procedure di qualificazione sono i periti d’esame in forza all’associazione, una quarantina di esperti, dieci dei quali nuovi. A fine anno tutti loro torneranno sui banchi di scuola per un corso di base e di aggiornamento promosso con la Scuola universitaria federale per la formazione professionale. Abbiamo approfittato della tradizionale cena – organizzata da Armando Albertoni che ha portato periti, accompagnati da mogli e figli, e membri di comitato nel Moesano – per chiedere «un’anticipazione» ad Aldo Bugada, responsabile della divisione «esami».

Schreinerzeitung: Esami 2023 archiviati con quale esito?
Aldo Bugada: I dati degli esami sono stabili: all’esame finale per i quadriennali il successo è generalmente tra il 90 % e il 100 % e anche quest’anno si è confermato con 14 promossi su 15; identica storia per i biennali, anche qui sono passati in 6 su 7. L’esame del terzo anno è lo spauracchio di sempre con un 30-35 % di non promossi.
Un suo mantra è che gli apprendisti devono «esercitarsi, esercitarsi e ancora esercitarsi» per arrivare preparati agli esami ...
Non mi stancherò mai di riperterlo: esercitarsi sia ai banchi sia alle macchine, specialmente per gli apprendisti del terzo anno, è fondamentale. Devono imparare a sentirsi sicuri, a possedere quella velocità che serve a fare un buon lavoro; in fase di esame le sfumature tra giusto o sbagliato sono poche. Ed è un compito che spetta ai formatori. Accompagnare e incoraggiare il giovane nel percorso di apprendimento, che significa anche superare gli esami, è d’aiuto non solo all’apprendista bensì anche a noi imprenditori: meglio formiamo i nostri ragazzi e ragazze adesso e più possibilità avremo tra un paio di anni di avere dei bravi fale-gnami. Onore al merito, abbiamo anche apprendisti che superano gli esami con note dal 5,1 al 5,5!
Le chiedo allora come sta andando la campagna di reclutamento
Bene a detta della Divisione della forma- zione professionale. Anche se occorre attendere fine agosto, secondo le attuali informazioni dovrebbero esserci due classi di prima, bisogna però dire che diversi apprendisti ripeteranno il primo anno per cui ci sarà probabilmente una sola classe di seconda.
E la campagna lanciata dal VSSM sta dando i suoi frutti?
Direi «ni» nel senso che liceo e scuole professionali a tempo pieno continuano a fare breccia, nella convinzione che sia la via più prestigiosa per un buon impiego quando nella realtà l’apprendistato garantisce opportunità di carriera e di lavoro immediato, retribuito spesso anche meglio. La Svizzera, Ticino compreso, deve affrontare una pe-nuria di operai e mandopera qualificata che dovrebbe far riflettere i giovani e le loro famiglie sulle loro scelte, ma anche gli orientatori e il Cantone che con le sue scuole professionali ci fa una bella concorrenza ... per ritrovarci poi ad essere l’alternativa di quei liceali che dopo quattro anni sono sempre in seconda.
Cosa si aspetta dalla riforma sulla formazione di base e continua?
Spero che non abbassino ulteriormente l’asticella perché è quello che si sente. A preoccuparci sono le difficoltà e lacune che si ripercuotono sulle note, l’atteggiamento indolente di certi apprendisti verso i quali si tende a non essere esigenti. Sono problemi che conosciamo da anni e che ora si fanno sentire anche in altri cantoni. Ci vogliono dei cambiamenti decisi, occorre stringere i bulloni, reagire d’anticipo, di questo la delegazione ticinese parlerà all’incontro di settembre.

Vania Castelli

Veröffentlichung: 03. August 2023 / Ausgabe 31-32/2023

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