Plug & Play per l’artigiano

Automatizzare anche piccole serie produttive. Immagine: Imwinkelried AG

PRODUZIONE.  Con i nuovi centri di lavorazione compatti per finestre, anche le falegnamerie più piccole possono produrre in modo completamente automatico e dunque efficiente. Ne abbiamo parlato con chi ha fatto l’investimento.

Le finestre moderne sono progettate con componenti complesse che richiedono elevate prestazioni. Talvolta si ha l’impressione che soltanto le grandi imprese specializzate possono accettare queste sfide. Ma molte piccole e medie falegnamerie continuano e fabbricare finestre per un buon motivo: evitare di perdere altri lavori, da quelli più piccoli agli armadi a muro.

Già configurato all’uso

I produttori di macchine l’hanno ormai capito, e quasi tutti offrono un piccolo centro di lavorazione e relativamente compatto (CNC-BAZ) già configurato in modo da essere facilmente impiegato in breve tempo. Plug & Play è un nome tecnico nel mondo dell’elettronica che significa inserire la spina e giocare, che nel nostro caso si traduce in produrre immediatamente. Perciò molti fornitori propongono i loro accessori con varie opzioni, come Biesse che offre il pacchetto «UniLine» completo di utensili e di un software preprogrammato.

Tutte le macchine sono equipaggiate per la lavorazione automatica con piani di carico e scarico e sensori di controllo per il posizionamento dei materiali, in modo che la durata del processo possa raggiungere le due ore. Durante questo tempo, il macchinista può forare e incollare i pezzi fresati e, a dipendenza del metodo adottato, riesce a realizzare dalle dieci alle venti finestre durante un turno di lavoro.

Le differenze le abbiamo sul movimento del pezzo in lavorazione che può essere fissato sul banco come «UniLine», o spostato lungo le frese come il produttore Saomad. Con questi CNC-BAZ si possono realizzare altri materiali quali ad esempio le intelaiature delle porte.

Non cose fatte a metà

Karlheinz Hinze GmbH di Tecknau BL non voleva più aver a che fare con la produzione di finestre. Quando ha trasferito la sua falegnameria in un nuovo immobile, si è trovato ad avere molto più spazio di prima e quindi si è posto la questione di come occuparlo, facendogli riapparire il virus delle finestre. Per la scelta del macchinario da subito ha deciso di non fare le cose a metà, e quindi si è indirizzato verso l’acquisto di un centro di lavorazione compatto, individuando nel modello «Woodpecker Just» di Saomad quello più idoneo alla sua falegnameria. Con l’aggiunta di un buon sistema d’evacuazione dei trucioli, di un magazzino di 30 utensili invece di 20 e di ulteriori morsetti regolabili, il costo finale è risultato un po’ più caro dei concorrenti ma Karlheinz Hinze è contento di avere una macchina robusta e che lavora per oltre due ore in completo automatismo.

Il centro CNC-BAZ gli ha permesso di acquisire grandi progetti come un edificio scolastico, e i suoi undici collaboratori, senza molta esperienza, hanno realizzato con professionalità le finestre, i davanzali, le porte e gli armadi a muro.

Flessibile nel rinnovamento

La ditta Imwinkelried AG di Fiesch VS ha quindici collaboratori e produce da anni finestre con un macchinario classico. Ora è venuto il momento di cambiarlo, considerando di acquistarne uno nuovo ma della stessa generazione. Alla fiera del legno di Basilea hanno però scoperto il centro «UniLine» di Biesse ed è subito apparsa la soluzione ideale.

Specialmente l’offerta completa della macchina, con utensili e sistema di fabbricazione automatico, hanno convinto la ditta a modificare il laboratorio e ad accantonare il metodo Jansen, potendo ora produrre, soprattutto in piccole serie, proprie porte e proprie finestre in un territorio di ampio rinnovamento delle case unifamiliari.

www.hinze-schreinerei.chwww.imwinkelried-ag.chwww.strausak-ag.chwww.biesse.com

cca

Veröffentlichung: 09. April 2015 / Ausgabe 15/2015

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