Prendersi cura dei falegnami

Tre immagini per ricordare la presidenza di Francesco Lurati: davanti al Centro Arca, con il già presidente Ruedi Lustenberger a Lugano e con il suo «ultimo» comitato. Immagini: Vania Castelli

Francesco Lurati.  Aveva riposto lo scorso anno «pialla e scalpello», ha ceduto in maggio la presidenza dell’associazione a Renato Scerpella dopo 10 anni alla guida del «falegname, l’uomo che fa».

«Il mio compito è sempre stato quello di guidare ‹il falegname, l’uomo che fa› su una rotta che portasse a dei risultati tangibili: assicurare condizioni quadro favorevoli, difendere gli interessi della categoria confrontata da troppo tempo a una forte concorrenza, garantire una formazione di qualità ai nostri associati e ai loro collaboratori. Credo che si possa dire che più obiettivi sono stati conseguiti. È però tempo che altri prendano il timone. A Natale ho ricevuto in regalo la conferma della persona che mi sostituirà nel ruolo del presidente.» Parole di Francesco Lurati rilasciate a gennaio in un’intervista sulle sfide che l’associazione era, ed è, chiamata ad affrontare nel 2017. Il regalo glielo aveva fatto Renato Scerpella.

40 anni di impegno associativo

La prima sfida di Francesco Lurati è stata l’organizzazione dell’assemblea nazionale dei falegnami a Losone, il cui risultato ha sicuramente segnato un punto a favore del neo presidente. Nominato nell’aprile 2007 dall’assemblea dell’ASFMS Ticino, proprio a Mendrisio dove a fine maggio ha ceduto il timone a Renato Scerpella, Lurati era subentrato a Patrizio Dressi, altro storico presidente. Giovane falegname, entra nel 1978 a far parte della sezione di Locarno e Valli, dapprima come membro di comitato e poi dal 1995 come presidente.

È stato contitolare della ditta Lurati e Sulmoni SA, divenuta poi Lurati e Frei SA, dalla quale si è ritirato lo scorso anno. È stato membro dell’Unione associazioni dell’edilizia, dell’Associazione interprofessionale di controllo, della commissione di vigilanza della Lia (carica che occupa tutt’ora) e della commissione paritetica, tutti enti che hanno in comune la ricerca di una maggiore e sana concorrenza del mercato del lavoro.

Rafforzare la categoria

Francesco Lurati è sempre stato al fronte per rafforzare la categoria, attraverso un’associazione professionale in grado di confrontarsi con una società e un’economia in continuo mutamento, e un marchio che ha saputo imporsi per qualità dei prodotti, innovazione ed efficienza.

Formazione e perfezionamento professionale (attuato da una sempre più riconosciuta Accademia del falegname), sono stati altri due importanti capisaldi dell’azione di Lurati, basti citare fra tutti il centro Arca di Gordola, una delle fabbriche-scuola più moderne e complete del Ticino per parco macchine e infrastrutture. Ma Lurati è stato impegnato anche nel consolidare il dialogo costruttivo con Zurigo, nel sensibilizzare il comitato centrale ed i colleghi d’oltre Alpe sulla necessità per il Ticino di conficcare nella realtà dell’artigianato edile dei paletti più rigorosi (come la possibilità di introdurre una cauzione) per contrastare la concorrenza estera.

Traguardi raggiunti

Salvaguardare il mercato del lavoro ticinese, che significa anche garantire occupazione e formazione di apprendisti, è stata la battaglia che ha marcato l’operato di Lurati e che ha portato all’attuazione della Legge sulle imprese artigianali (Lia) e all’Albo Lia, strumenti importanti di verifica del rispetto delle condizioni di lavoro. Attorno alla Lia sono sorte polemiche, iniziative e ricorsi, ma la sua ragione di essere è dimostrata dal fatto che ha fatto emergere un tessuto economico penalizzante per quelle aziende che lavorano con serietà, che impiegano manodopera indigena e formano apprendisti. E di questo Francesco Lurati può essere fiero.

Sono stati dieci anni di presidenza volti a difendere gli interessi della famiglia dei falegnami, a sensibilizzare l’opinione pubblica nel sostenere le aziende indigene, e la categoria stessa a «non tagliare il ramo sul quale sei seduta», consapevole che «in gioco c’è il futuro dei nostri imprenditori e dei nostri giovani». Francesco Lurati farà sempre parte di questa bella famiglia e lo vedremo sicuramente nell’organizzazione di una prossima assemblea nazionale in Ticino. Grazie Francesco, di cuore.

www.luomochefa.ch

CA

Veröffentlichung: 22. Juni 2017 / Ausgabe 25/2017

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