Renato Scerpella, presidente

I falegnami ticinesi hanno un nuovo presidente: Renato Scerpella (a sinistra) subentra a Francesco Lurati che lascia la carica dopo dieci anni di impegno a favore dell’associazione. Immagine: ASFMS Ticino

Il saluto a Francesco Lurati.  Nella magnifica cornice di Mezzana, il «falegname, l’uomo che fa» ha eletto il suo nuovo presidente nella persona di Renato Scerpella e ringraziato con un lungo e caloroso applauso il presidente uscente Francesco Lurati.

Nel ricordare i suoi anni d’appartenenza ai vertici dell’associazione, dapprima come membro di comitato (dal 1990) e poi come presidente (eletto nel 2007 pure allora a Mendrisio), Francesco Lurati ha ripercorso «i tanti anni di lavoro» spesi a favore degli associati e dei loro collaboratori. Ripercorrerli tutti non è stato possibile, molte lotte hanno avuto successo altre no. Tutte erano però finalizzate a rendere più forte la categoria che da tempo si porta dietro gli stessi mali. «Passando in rassegna i verbali dei nostri incontri noto che il problema era sempre lo stesso: concorrenza estera e prezzi bassi, mancanza di solidarietà e lealtà anche fra di noi» ha affermato Lurati. Professionalità, responsabilità, e rinnovamento sono le qualità del suo mandato. «Sono stati dieci anni positivi e questo lo devo alle persone che hanno collaborato e avuto fiducia in me.» Francesco Lurati lascia con la consapevolezza di aver fatto e dato molto all’ASFMS Ticino che da sabato è presieduta da Renato Scerpella, il cui impegno si tradurrà nel continuare a valorizzare la professione del falegname anche attraverso una formazione sempre aperta alle novità. Scerpella fa parte del comitato ASFMS dal 2003 – conosce quindi bene le problematiche del settore – ed è pure membro del comitato nazionale.

Il rispetto delle regole

Promotore dell’associazione di controllo (AIC) e della Lia, Francesco Lurati ha cercato in tutti i modi di contrastare la concorrenza sleale di chi non rispetta le regole. E anche nel suo ultimo intervento da presidente ha ribadito l’importanza di questi due organismi nel vigilare sul mercato del lavoro ticinese. «Un dato positivo per l’AIC – ha rilevato – è l’aumento dei controlli e di conseguenza le contravvenzioni: su 564 controlli, 242 sono stati i casi dove si sono riscontrate delle infrazioni.» Per quanto riguarda la Lia è stata la stessa direttrice della Commissione di vigilanza a fornire un quadro della situazione attuale all’ottantina di associati presenti all’assemblea dei Mendrisio e al nuovo direttore del VSSM, Mario Fellner. Cristina Bordoli ha detto, in particolare, che grazie alla Lia stanno emergendo tutta una serie di imprese di falegnameria che finora non erano conosciute nel settore, ciò sebbene l’obbligo nazionale di un contratto collettivo di lavoro. Al 18 maggio erano 4712 le aziende iscritte all’albo Lia, e per il ramo dei falegnami erano 790 le ditte che si sono annunciate, delle quali 300 provenienti dall’Italia e 480 dalla Svizzera: numeri questi ben superiori ai 300 indirizzi finora conosciuti in ambito dei controlli del rispetto dei contratti collettivi.

Rafforzare il controllo

Ospiti dell’assemblea, il comandante delle guardie di confine IV Mauro Antonini e l’aiutante Mirko Branda hanno infine sensibilizzato gli associati sull’organizzazione del corpo e sulle procedure per scoprire mandati di appalto non dichiarati da parte di ditte estere. Infatti, se per le merci il passaggio in dogana permette adeguati controlli ed il recupero dell’IVA, i lavori di montaggio (mandato di appalto) su territorio svizzero svolti da ditte estere sfuggono sovente agli obblighi di dichiarazione IVA. Il Ticino, con la propria rete di controlli sui cantieri (Lia, AIC, Ispettori del lavoro, Polizia e guardie di confine) è oggi ben monitorato e la collaborazione funziona sempre meglio. Gli abusi scoperti sono in crescita, grazie anche a una maggiore responsabilità a tutti i livelli. È ora che anche le realtà d’oltralpe si interessano a questi fenomeni, il comandante Antonini spera – come i falegnami – in un ulteriore rafforzamento dei dispositivi di controllo.

CA

Veröffentlichung: 25. Mai 2017 / Ausgabe 21/2017

Artikel zum Thema

30. Mai 2024

Le molte facce dell’innovazione

Xylexpo 2024.  La fiera milanese ha offerto una panoramica dello «stato dell’arte» delle tecnologie per la filiera legno-mobile; soluzioni, prodotti e processi produttivi sempre più sostenibili e digitali, in linea con il volto 5.0 dell’innovazione industriale.

mehr
23. Mai 2024

18 aziende a porte aperte

Vivi l’estate dal falegname.  Sono 18 le aziende ticinesi e mesolcinesi che apriranno le porte al pubblico per far vivere «l’estate dal falegname» tra sabato 25 maggio e sabato 8 giugno. Nello stesso periodo, gli associati confederati faranno lo stesso!

mehr
16. Mai 2024

Elevare la qualità aziendale

Industria 5.0.  È un'industria collaborativa, come viene comunemente definita. Un modello in cui uomo-macchina cooperano per dare valore aggiunto alla produzione di prodotti che rispettano le esigenze sia dei consumatori sia dell'ambiente, anche lavorativo.

mehr

weitere Artikel zum Thema:

Pagina