Ri-formare il futuro dei falegnami

I periti d’esame, con le loro famiglie, si sono ritrovati a Campo Blenio per gustare i prodotti dell’Azienda agricola Croce. Immagine: Vania Castelli

Formazione.  Accrescere l’attrattiva della formazione professionale superiore migliorando la visibilità e la reputazione delle Scuole specializzate superiori (SSS): è l’obiettivo del pacchetto di misure posto in consultazione dal Consiglio federale.

La formazione professionale superiore costituisce, insieme alle scuole universitarie, il livello terziario del sistema formativo svizzero. Uno strumento unico di specializzazione che comprende i cicli formativi delle SSS riconosciuti a livello federale, gli esami federali di professione e quelli superiori. Le misure proposte (www.sbfi.admin.ch), in consultazione fino al 4 ottobre, sono il frutto della collaborazione tra i partner della formazione professionale (Confederazione, Cantoni, organizzazioni del mondo del lavoro) e le scuole universitarie.

Competenze specialistiche

Nel 2022 sono stati rilasciati 28 600 titoli superiori conseguiti da persone molto ricercate per ricoprire funzioni specialistiche e dirigenziali, in particolare dalle PMI confrontate con la cronica mancanza di manodopera qualificata. Ne sa qualcosa l’ASFMS consapevole che per rafforzare la forza lavoro e il management professionale ci vogliono competenze specialistiche. Le revisioni delle formazioni di base e superiore, attualmente in atto, mirano di fatto a garantire l’attrattiva, la modernità e la versatilità della professione anche in futuro.

Periti d’esame a scuola

Assicurare alla professione una formazione di qualità è anche l’impegno dei periti d’esame, la cui azione è un indicatore importante del ruolo che ricopre l’associazione nel plasmare l’immagine del falegname nella Svizzera italiana. Periti che a fine anno torneranno anch’essi sui banchi di scuola per un corso di base e di aggiornamento: «Il sito dell’uomochefa.ch informerà a tempo debito» assicura Aldo Bugada, responsabile della divisione «esami» che abbiamo incontrato alla tradizionale cena dei periti promossa quale segno di riconoscimento dall’associazione, e organizzata con cura da Armando Albertoni.

La futura didattica

Riformare un sistema formativo è un processo lungo, richiede anni di lavoro preliminare per arrivare a definire i piani di studio che plasmeranno il falegname di domani, come rileva Aldo Bugada. «La formazione ha bisogno di essere adeguata ogni dieci anni. È importante quindi porre la giusta attenzione e capire dove si vuole andare. I risultati del sondaggio, che ha avuto una buona rispondenza in Ticino, offrono una valida paletta di risposte perché arrivano da datori di lavoro, esperti, docenti e dagli stessi giovani falegnami. Al momento le risposte sono in fase di valutazione, poi inizierà il grande lavoro di cambiamento».

Cambiare per valorizzare

Un cambiamento che dovrà continuare a garantire una solida base formativa, come auspica Bugada. Anche per le procedure di qualificazione: «È importante che gli apprendisti possano continuare ad avere una visione del loro operato, non possiamo lasciarli andare allo sbaraglio. A questo servono gli esami, anche quello del quarto». Cambiare per valorizzare che nella post-formazione si traduce «in esami tutti online nelle rispettive sedi; online pure le correzioni degli esperti».

Diplomi per 19 AFC e 5 CFP

E sempre in tema di esami, la sessione di giugno ha visto diplomarsi 19 apprendisti AFC e 5 CFP; le bocciature del terzo anno (26 apprendisti) sono salite al 52 % contro un consueto 33. Troppo per Aldo Bugada: «È mancato l’atteggiamento da esame, da rilevare però anche che è il primo anno senza la soglia delle note di ripetizione, rimossa dal DFP». Un dato infine sulla campagna apprendisti: le azioni promosse con notevole impegno dall’associazione stanno dando ottimi frutti. «A ogni visita scolastica, due-tre allievi ci dicono convinti di voler fare il falegname, una scelta maturata e non di ripiego. E anche sui social stiamo andando alla grande».

www.luomochefa.ch

Vania Castelli

Veröffentlichung: 18. Juli 2024 / Ausgabe 29-30/2024

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