Saper fare in tempo di crisi
Dal 14 aprile possono lavorare gli artigiani che svolgono mansioni singolarmente, senza contatti con i clienti. Immagine: Vania Castelli
Covid-19. La chiusura delle attività commerciali e produttive private in Ticino è confermata fino al 19 aprile con però qualche allentamento: dal 14 aprile potranno lavorare gli artigiani che svolgono mansioni «singolarmente», senza contatti con i clienti.
Restano dunque chiusi i cantieri, a meno di eccezioni accordate in caso di urgenza o preminente interesse pubblico dallo Stato maggiore di condotta cantonale, come è il caso anche per le industrie e imprese che «per attività non procrastinabili» intendono impiegare 10 o meno persone nel rispetto delle norme igieniche e di distanziamento sociale.
Altro aspetto di rilievo per i falegnami è il punto 17 del decreto entrato in vigore martedì: «Sono permesse attività svolte singolarmente senza la presenza di altre persone e senza contatto con il cliente, escluse le attività sui cantieri chiusi ...» L’associazione ha chiarito con il Cantone il termine «singolarmente» che in altre parole significa separatamente come ci spiega il segretario Nicola Giudicetti: «È inteso una persona per locale che deve essere separato dagli altri, potrebbe quindi essere un dipendente in ufficio, uno in cabina verniciatura e un terzo al banco o macchine. Possibilmente senza contatti fra loro.» E se il dipendente è frontaliere, Giudicetti precisa che «deve spostarsi con l’autocertificazione per quanto riguarda l’Italia. Da noi sarebbe meglio, per la dogana, se ha una lettera del datore di lavoro che dichiara che viene a svolgere un’attività singolarmente ai sensi appunto del punto 17 del decreto 1722 del Consiglio di Stato del 6 aprile 2020».
Si guarda alla ripresa
Durante questi giorni difficili, comitato e associazione si sono adoperati per aiutare, in un modo o nell’altro, diversi soci alle prese con domande di lavoro ridotto e altre richieste. E si stanno preparando alla ripresa che «non sarà uguale all’ultimo giorno di lavoro. Dovremo abituarci per un po’ a proteggerci da possibili contagi rispettando le distanze sociali» afferma il presidente Renato Scerpella. E proprio per far fronte a questo contesto nuovo «abbiamo cercato e trovato una prima fornitura di mascherine protettive tipo FFP2 per le aziende associate e il loro personale. Le mascherine FFP2 sono quelle che proteggono chi le usa da contagi esterni. Speriamo di riuscire a dare in omaggio un piccolo quantitativo verso il 20 aprile, dovrebbe permettere di operare per due o tre settimane in attesa che sul mercato questo prodotto ritorni ad essere disponibile». Nei giorni scorsi gli associati sono pure stati informati su possibili indirizzi per la richiesta di disinfettanti e mascherine chirurgiche.
Contiamo su di voi!
Le notizie e gli eventi legati all’emergenza covid-19 non permettono di fare programmi a lungo termine, è però stato deciso il rinvio dell’assemblea cantonale di Vairano a sabato 19 settembre (segnare la data in agenda). Il comitato continuerà a informare gli associati sugli sviluppi futuri, in particolare sugli aspetti legati alla formazione e all’assunzione di apprendisti. Il difficile contesto economico ha inoltre indotto il comitato ad annullare per il 2020 l’incasso della tassa di propaganda. Renato Scerpella: «Sono 40 000 franchi che mancheranno dalle nostre casse, ma utilizzeremo comunque le nostre risorse per rilanciare l’attività degli associati. Contiamo su di voi e sul vostro saper fare; anche in tempo di crisi, ‹il falegname l’uomo che fa› deve dimostrare la propria presenza sul territorio, la disponibilità e la professionalità. Cosi tutti assieme e uniti come spero, ne usciremo più forti di prima.»
Veröffentlichung: 16. April 2020 / Ausgabe 16/2020
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