Uno «scrigno» di cucina


Scivola al di fuori del volume principale e ruota per rispondere alle diverse necessità quotidiane: Il tavolo, estremamente flessibile e adattabile, caratterizza il modello «The Cut» di Record Cucine. Immagine: Record Cucine


Scivola al di fuori del volume principale e ruota per rispondere alle diverse necessità quotidiane: Il tavolo, estremamente flessibile e adattabile, caratterizza il modello «The Cut» di Record Cucine. Immagine: Record Cucine
Open space. Una casa mutevole, mai ferma, che ruota attorno ad un centro: la cucina. Uno scrigno prezioso per creare un unico ambiente, nel quale progettare autonomamente le migliori configurazioni a seconda delle esigenze dei padroni di casa.
Sono sempre più le case che condividono la zona giorno con la cucina a vista sul soggiorno, e viceversa. E si sta affermando, nella pura tradizione americana, il concetto di abitazione che abbatte i muri per creare un ampio spazio in cui poter gestire arredamento e ambienti in modo del tutto libero e creativo. Le qualità che contraddistinguono ogni tipologia di open space sono infatti la libertà nella gestione degli spazi, l’ampiezza delle aree, la semplicità. In uno spazio abitativo privo totalmente o quasi di separazioni tra una zona e l’altra, la cucina può diventare il nucleo della casa, attorno al quale gli ambienti si aprono o si chiudono a secondo delle esigenze di chi ci abita e dei loro ospiti: uno scrigno prezioso, dove celebrare il rito del cucinare e dello stare insieme.
Di tendenza è anche il tavolo collegato agli elementi della cucina; accostato alle basi o innestato nel bancone crea un’area completamente attrezzata e d’effetto per le altezze diversificate. È la soluzione ideale negli ambienti open space quando si vogliono mantenere gli spazi aperti anche visivamente, evitando così separazioni nette con la zona soggiorno. Grande o piccolo, il tavolo può essere realizzato con linee e materiali che riprendono i mobili della cucina oppure essere l’elemento di richiamo per esaltare il colore e la matericità degli altri arredi. Un esempio è la nuova cucina The Cut, del marchio Record Cucine, il cui punto di forza è la trasformabilità. Il piano da lavoro è un parallelepipedo diviso in due parti, le quali possono essere riposizionate per ottenere configurazioni diverse. Il tavolo è di fatto inserito in un alloggiamento del volume principale e nel suo assetto primario ha un ingombro minimo, diventando una sorta di base di appoggio in sporgenza. Ma può anche scivolare fuori dall’intercapedine per estendersi in lunghezza o essere ruotato a 90° per rispondere alle diverse necessità quotidiane. Il design essenziale e compatto rende la cucina, firmata dall’architetto Alessandro Isola, simile a una scultura contemporanea, esaltata dal raffinato contrasto fra il legno di rovere e il laccato bianco opaco.
Il progresso tecnologico porta sul mercato veri e propri materiali innovativi per i piani di lavoro in cucina che si caratterizzano per le eccellenti proprietà dal profilo della durevolezza, della resistenza alle macchie e al calore. La nuova frontiera dei compositi sono le nanotecnologie, che incidono direttamente sulla composizione della materia a livello atomico e molecolare. In commercio ci sono già prodotti che si distinguono per l’ultraresistenza o addirittura all’auto-rigenerazione. È il caso del nuovissimo Fenix NTM, capace di auto-riparare micrograffi con la semplice esposizione al calore.
La qualità dei laminati e dei melamminici sta oggi nella capacità incredibile di riprodurre fedelmente altri materiali a costi molto più contenuti. L’innovazione produttiva ha raggiunto un livello di mimetismo che permette di duplicare ogni tipo di superficie, incluso il legno e ultima novità il cemento, sempre più utilizzato per i piani di lavoro grazie alla sua resistenza e alla durata nel tempo, oltre che all’estetica industriale. Nuove miscele e tecniche produttive ne hanno fatto un prodotto raffinato, morbido al tatto, dalle sofisticate sfumature cromatiche, leggero anche con spessori elevati. Sul mercato si stanno diffondendo anche i cosiddetti eco-cementi, malte applicabili sia in orizzontale sia in verticale in strati ridottissimi (solo pochi millimetri) su diversi supporti. Prodotti a base di materie prime naturali atossiche mantengono l’effetto materico del cemento guadagnando però in versatilità e leggerezza.
www.recordcucine.comwww.fenixntm.comVeröffentlichung: 13. November 2014 / Ausgabe 46/2014
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