Valorizzare il lavoro di gruppo

Una fase del mon-taggio da parte degli apprendisti ...

L’armadio dell’aula 036.  Collegare l’apprendista con l’esperienza diretta del costruire rappresenta uno stimolo per capire il processo produttivo. Il punto di partenza dell’operazione è il sistema modulare di armadi dell’aula 036 della Spai di Bellinzona.

I docenti della Spai di Bellinzona e gli istruttori del Centro Arca di Gordola hanno messo in atto un processo per tradurre in pratica la teoria, e valorizzare il lavoro di gruppo degli apprendisti del secondo anno. Il contenuto del progetto è un sistema modulare di armadi per l’aula 036 – l’aula dei falegnami – alla Spai di Bellinzona, l’obiettivo quello di mantenere un’alta qualità del prodotto e del design. Durante la settimana di blocco i 25 allievi delle due classi hanno elaborato dapprima la progettazione, tenendo conto delle esigenze del cliente, per poi passare allo studio dei dettagli di costruzione (disegno esecutivo in scala 1:10) e quindi alla realizzazione in gruppi da otto nella falegnameria del Centro Arca di Gordola, durante i corsi interaziendali. Il processo produttivo ha richiesto un anno di lavoro, lucidatura compresa; la posa due giorni di lavoro.

Essenze indigene

Posato a fine 2014, il nuovo mobile sostituisce i vecchi armadi in metallo dell’aula dei falegnami. Costruito in truciolato impiallacciato con essenze indigene – olmo all’esterno e acero all’interno – il sistema si compone di otto elementi per una lunghezza complessiva di 8000 mm, una profondità di 400 mm e un’altezza di 2100 mm. Gli elementi modulari sono stati studiati da Floriano Ponti assieme agli apprendisti del secondo anno. Un modulo in truciolato, rivestito in laminato verde mela, ospita il lavabo e caratterizza l’armadio. I sei cassetti dispongono di una ferramenta «push to open» e ammortizzatori. Altra particolarità sono le antine che sono state realizzate con serratura microchip e cerniere con apertura negativa; così come la venatura del legno che è continua su tutto il mobile. La parte centrale è aperta con vetrinette espositive. La parte finale del sistema è stata ideata per appendere gli squadranti degli allievi.

Il nuovo armadio della Spai non è il primo progetto concepito e realizzato dagli apprendisti del secondo anno. L’idea di mettere «in opera gli allievi» coincide con il cantiere del Centro Arca di Gordola, quando si decise di far costruire i mobili dell’ufficio istruttori. La positiva esperienza ha avuto un seguito con l’arredo delle aule di teoria e dell’Accademia del falegname, atrio compreso. Il sistema di armadi dell’aula 036 sarà completato da ulteriori moduli che saranno eseguiti dagli apprendisti che seguono quest’anno il secondo anno di tirocinio. La motivazione di questi ragazzi è alta, ci ha confidato Ronnie Tunzi. Soprattutto nella fase di esecuzione. «Percepisci la loro soddisfazione quando vedono che il mobile prende forma, e quando si dice loro ‹avete fatto un buon lavoro›. Ed anche per noi docenti – nella fase di produzione sono seguiti da Stefano Pellegrini e da me, mentre in fase di progettazione da Felice Guidotti e Floriano Ponti – è bello vedere i ragazzi così motivati, anche se non sempre riescono a rimanere concentrati e a sormontare le loro lacune. È comunque un passo importante per imparare a lavorare in squadra e a tradurre la teoria in pratica.» Un’esigenza questa sentita dalla Divisione della formazione professionale.

www.spai.ti.chwww.luomochefa.ch

CA

Veröffentlichung: 05. Februar 2015 / Ausgabe 6/2015

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